Protestano proprietari e dipendenti di Villa dei Fiori, in maniera discutibile ma giustificabile, sul silenzio del consiglio comunale, nella fattispecie della maggioranza, sul sì oppure sul no all’ampliamento che in forza di un diktat della Regione la struttura sanitaria degli Angrisani chiede danno.
Protestano quelli del Piano di zona: proprio ieri sono stati parecchi contratti a tempo determinato e la promessa recentissima di pensare a stabilizzare non soddisfa, per il fatto stesso di essere soltanto una promessa, i lavoratori (in molti casi professionisti esperti che rischiano di andare a casa) ma nemmeno l’utenza, fatta da gente con mille problemi e sofferenze. Protestano dirigenti e uffici, costretti a tirare a campare in settimane e mesi caratterizzate da incontri, convegni, parate e paratine, auto-celebrazioni e caccia al candidato che possa rappresentare il civico-torquatismo alle prossime elezioni (le ultimissime indiscrezioni parlano di un incontro del sindaco in corso con una notissima e stimata dottoressa dell’Umberto I, ovvero Teresa Cuomo). Nel frattempo, proprio come 5 anni fa, c’è aria di chiusura di consigliatura con soli 5 assessori e non coi 7 canonici. Dopo le dimissioni “forzate” della Manzo e della Fasanino, non c’è stata sostituzione alcuna. Le pesantissime deleghe riguardanti ambiente e servizi sociali restano salde nelle mani del sindaco, proprio a ridosso di importanti scadenze concorsuali, con una ventina di posti da assegnare alla Multiservizi e una ventina al Piano di Zona. Resterebbe da parlare del silenzio del cruento episodio di cronaca maturato domenica in pieno centro, con quella sparatoria tra vicini di casa litigiosi che ha avuto conseguenze minime a causa della sveltezza dei riflessi di un finanziere non in servizi, ma anche dei continui raid giovanili da movida tempestosa, con 16enne di noto papà aggredito senza motivo da qualcuno che troppo aveva bevuto. Nessuna parola spesa stavolta nella richiesta di maggior controllo della città: qualcuno è troppo impegnato in convegni, alberi da accendere, consegne di fascia e parole di facciata.