In Campania continua a mancare una governance autorevole del ciclo integrato dei rifiuti e ancora non si procede alla realizzazione di impianti industriali di trattamento della frazione organica con compostaggio, digestione anaerobica e produzione di biometano. La raccolta differenziata in Campania non decolla, entrata in un tunnel di stallo che si evidenzia nel lentissimo incremento della raccolta differenziata in Campania che negli ultimi 5 anni ha visto una crescita di poco più di 2,5 punti percentuali e che nel 2020, anno della pandemia, arriva appena a toccare il 54% con un misero incremento di 1,4 punti rispetto lo scorso anno. In Campania, secondo i dati dell’Osservatorio regionale dei rifiuti, nel 2020 la produzione dei rifiuti urbani è pari, a 2,560 milioni di tonnellate con un decremento, rispetto al 2019, dell’1.3%. Sono 105 (erano 107 lo scorso anno) i Comuni Free di Legambiente quelli dove la raccolta differenziata funziona correttamente ma soprattutto dove ogni cittadino produce, al massimo, 75 Kg di secco residuo all’anno, ovvero di rifiuti indifferenziati avviati allo smaltimento. Aumentano i Comuni Ricicloni sono 309 che, nel 2020, hanno superato il limite di legge del 65% di raccolta differenziata, con un incremento del 9,6% rispetto lo scorso anno. Legambiente ha presentato Dossier Comuni Ricicloni 2021, la fotografia della Campania che ricicla.
“Oggi- commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania- i cittadini campani continuano a pagare la tassa dei rifiuti più alta in Italia, nel 2021 in media 416 euro a famiglia, contro una media nazionale di 312 euro. Un trend che non potrà certamente calare se non saranno realizzati al più presto gli impianti che occorrono al riciclo delle diverse frazioni, a partire dai famosi impianti di compostaggio e digestione anaerobica. E in particolar modo quelli del Piano della Regione Campania del 2016 e che risultano ancora tutti, o quasi, sulla carta. Buone notizie arrivano per Teora, Tufino, Ponticelli, Pomigliano luoghi dove si è più avanti nell’iter per la realizzazione degli impianti che però insieme arriveranno a trattare una cifra ancora troppo residuale di organico. Per accelerare bisogna passare necessariamente dal coinvolgimento dei cittadini. Solo rendendo trasparente il processo di coinvolgimento dei cittadini diventa possibile informare un numero ampio di persone sui reali impatti di un impianto e solo attraverso momenti di confronto pubblico organizzati diventa possibile entrare nel merito delle questioni. La partecipazione civile diventa quindi un unico modo per evitare conflitti con le comunità, speculazione politica su questi temi, diffusione di pregiudizi e fake news. Per questo ancora una volta ci facciamo promotori di una Legge regionale sulla Partecipazione, in attesa di una Legge nazionale sul Dibattito Pubblico. Per raggiungere i target europei- conclude Imparato di Legambiente-e per archiviare la stagione del turismo dei rifiuti e delle multe europee, occorre realizzare i nuovi impianti di riciclo, promuovere semplificazioni degli iter autorizzativi, attivare percorsi partecipativi per coinvolgere i territori nella realizzazione degli impianti, accelerare la creazione di un mercato dei prodotti riciclati, obiettivo ancora oggi disatteso anche nella nostra regione. Sono questi i giusti passi per rafforzare al più presto la rivoluzione circolare della Campania in grado di creare investimenti, occupazione ed economia sul territorio, oltre a evidenti benefici all’ambiente. Dalle parole ai fatti. Il tempo è scaduto”
Comuni Rifiuti Free. La Provincia più virtuosa per i Comuni Free spetta a Benevento con 46% dei comuni sul totale (sono 36), segue la Provincia di Salerno con il 29% pari al 46 comuni. Più distaccate la Provincia di Avellino con 12 comuni pari al 10% e Caserta con 9 comuni pari al 9%. Solo due comuni rifiuti free per la Provincia di Napoli.
Tra i comuni sotto i 5.000 abitanti in Provincia di Avellino è Comune di Domincella il più virtuoso, Ginestra degli Schiavoni per Benevento, Conca della Campania per Caserta, Tufino e Morigerati rispettivamente per la Provincia di Napoli e Salerno. Per i comuni tra i 5000 e 15.000 in Provincia di Benevento premiato il comune di Montesarchio, Santa Maria a Vico per Caserta e Albanella per Salerno. Per i comuni oltre i 15mila abitanti riconoscimenti solo per Ottaviano (Na) e Baronissi(Sa).
Comuni Ricicloni. Sono 309 i comuni ricicloni che, nel 2020, hanno superato il limite di legge del 65% di raccolta differenziata, con un incremento del 9,6 % rispetto lo scorso anno. Morigerati (Sa), Domicella (Av) e Laurito(Sa) sono ai primi tre posti nella classifica generale dei comuni ricicloni con un percentuale di raccolta differenziata che varia tra i 100% e i 95%.
Il Sannio risulta nel 2020 essere il territorio più virtuoso, con una quota di raccolta differenziata che arriva quasi al 73,51% . Seguono la provincia di Salerno con il 65,71% e quella di Avellino con il 64.63% , mentre sotto la media regionale si trovano Caserta 51,75% e Napoli 34,45%. Tra i comuni con più di 20mila abitanti, si segnalano alcune importanti realtà in provincia di Napoli ed in particolare le prestazioni di Ottaviano (Napoli) con il 91.62%, Vico Equense (Napoli) con l’80,14% e Bacoli (Napoli) con l’79,41%, in provincia di Caserta il Comune di Marcianise con l’81,40% ed in provincia di Salerno il Comune di Sarno con il 79,15% ed il Comune di Nocera Superiore con l’81,12%
Parchi Nazionali e regionali. Tra i parchi nazionali, l’aggregato degli 80 comuni del parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con il 71,4% di raccolta differenziata risulta essere l’unica area che raggiuge e supera il 65% di RD e in cui ben 31 comuni, pari al 38%, sono Rifiuti Free, vale a dire che non solo raggiungono o superano il valore del 65% della raccolta differenziata ma anche che producono meno di 75 kg di indifferenziato pro-capite annuo. I 13 comuni del Parco Nazionale del Vesuvio raggiungono complessivamente il 57,3% di RD e solo 1 Comune risulta essere Rifiuti Free. Per i parchi regionali, l’aggregato dei 14 comuni del Parco del Taburno con il 76,9% di raccolta differenziata è sicuramente l’area che mostra valori più alti di RD e in cui 5 comuni, pari al 35,7%, sono Rifiuti Free. Di rilievo anche i risultati ottenuti dai 30 comuni del Parco dei Monti Picentini con un valore di RD complessivo pari al 68,4% in cui sono presenti ben 18 comuni ricicloni e 3 risultano essere Rifiuti Free. Inoltre, si evidenzia anche il risultato dei 22 Comuni del Parco Regionale del Partenio che nel loro complesso raggiungono e superano il 68,1% di raccolta differenziata.
Tra i Comuni che non superano il 45%: Pagani, Vietri sul Mare, Torre del Greco, San Gennaro Vesuviano, Forio, Lacco Ameno, Casamicciola
Questo l’elenco dei 47 Comuni che non superano il 45% di raccolta differenziata nel 2020: Torre Le Nocelle, Trecase, Letino, San Gennaro Vesuviano, Lacedonia, Comiziano, Grazzanise, Sant’Angelo dei Lombardi, San Nicola la Strada, Cardito, Calvizzano, Gricignano di Aversa, Vibonati, Casamicciola Terme, Frignano, Torre del Greco, Capua, Marano di Napoli, Tufo, Vietri sul Mare, Gallo Matese, Valle Agricola, Orta di Atella, Arzano, Gioi, Morra De Sanctis, Rocca San Felice, Campora, Aversa, Ciorlano, Napoli, Pagani, Maddaloni, Pratella, Afragola, Forio, Lacco Ameno, Castel Volturno, Caivano, Casaluce, Petruro Irpino, Capriati a Volturno, Villa Literno, Fontegreca, Melito di Napoli, Raviscanina, Serrara Fontana.
Nell’Agro sarnese nocerino ottimo Nocera Superiore e Sarno, la peggiore Pagani.
Tra i Comuni della provincia di Salerno tra 5mila e 15mila abitanti Albanella 90%, Olevano sul Tusciano 81,13%, Roccadaspide 78,34%, Bracigliano 79,05%, Castel San Giorgio 81,85%, Altavilla Silentina 74,69%. Il Comune con la più alta raccolta differenziata nel salernitano è Morigerati con il 100%.
Nei comuni superiore ai 15mila: Baronissi 86%, Nocera Superiore 81,12%, Sarno con il 79,1%, migliora Scafati al 63,3%, mentre rimane stabile Nocera Inferiore con il 56,4%, male Angri che non raggiunge nemmeno il 50%, si ferma al 48,5%. Ma Pagani è la maglia nera dell’Agro con il 32,7%
Tra i comuni dell’Agro sarnese nocerino fino a 15mila abitanti: Castel San Giorgio 81,8%, Bracigliano 79,5%, Roccapiemonte 78,8%, Sant’Egidio del Monte Albino 66,5%, San Marzano Sul Sarno al 62,5%, Corbara al 65,2%, Siano al 58,8%, male San Valentino Torio che non va oltre il 54,8% il peggior comune tra i piccoli comuni dell’Agro.
Negli altri comuni del Salernitano Albanella 90%, Olevano sul Tusciano 81,13%, Roccadaspide 78,34%, Altavilla Silentina 74,69%, Battipaglia al 63%, Eboli 62,8%, Capaccio 67,5%, Agropoli 66 %, Vallo della Lucania 76,4%, Sala Consilina 55,8%,
Nella Valle dell’Irno, Costiera Amalfitana e Cava de’ Tirreni
Nella Valle dell’Irno come detto Baronissi è la migliore con l’86%, segue Fisciano con l’83,1%, Pellezzano 73,9%, Mercato San Severino 71%. A Cava de’ Tirreni la differenziata di ferma al 66,9%. In Costiera Amalfitana la maglia nera è Vietri Sul Mare con il 38,7% mentre tra i comuni con la più alta raccolta differenziata: Tramonti con 82%, segue Minori con il 79,4%, Atrani 78,2%, Cetara al 77,9%, Conca dei Marini 74,1%, Scala 73,6%, Praiano 71,7%, Maiori al 70%, Furore 64,4%, Amalfi 64,1%, male Ravello al 54,2%, sotto il 50% finisce Positano che arriva al 46,3%.
In Penisola Sorrentina, Monti Lattari e Isole
In penisola sorrentina Vico Equense tra i comuni sopra i 15.000 abitanti con la 80,14%: Massalubrense 77,7%, Sant’Agnello 68,9%, Sorrento con il 68,3%, Piano di Sorrento 65,3%, Meta 65,4%. Tra le città dei Monti Lattari: Casola di Napoli 77,6%, Agerola 72,1%, Pimonte 65,6%, Gragnano 62,8%, Sant’Antonio Abate 77,5%, Santa Maria la Carità 73,9%. A Castellammare di Stabia si ferma al 53%
Male sull’Isola di Ischia: Ischia 51,7%, Casamicciola 41%, Lacco Ameno e Forio le peggiori con 31,3%, Barano 45,4%, chiude la classifica dei comuni ricicloni in Campania Serrara Fontana con il 15,5%. A Capri situazione leggermente diversa con Anacapri con il 74,3% e Capri al 52%. Procida 69%.
Nei paesi vesuviani ottimo Ottaviano tra le città con più di 20 mila abitanti raggiunge 91,62%. Striano 75,3%, Visciano 71,8%, , Terzigno 65,6%, Boscotrecase 63,4%, Torre Annunziata 59,2%, Boscoreale, Pompei e Poggiomarino al 55,6%, male Ercolano 49,8%, malissimo Torre del Greco al 40,9%. Male San Gennaro Vesuviano con 44,5%
Per Palma Campania e Roccarainola il Premio speciale Facciamo Secco il Sacco, per quanto riguarda la differenziata raggiunge Palma Campania raggiunge il 68,9%, Nola al 53,9%, San Giuseppe Vesuviano 61,5%, Trecase 44,7%,
Somma Vesuviana 64,9%, Sant’Anastasia 64%, Casoria 53,4%, San Giorgio a Cremano 51,1%, Cercola 53,7%, San Giorgio a Cremano 51,1%