La Provincia paga 250mila euro alla ditta che sta eseguendo l’opera pubblica di via Nuova Bretella. “Eh io pago” avrebbe detto Antonio De Curtis, in arte “Totò”, su questa vicenda che riguarda, ancora una volta, la costruzione della “Città della Scuola” di Sarno.
Ebbene sì, l’attesissimo complesso scolastico di via Nuova Bretella, di cui si attende l’edificazione dal lontano 1997 – pensare che, in confronto, per costruire le Torri gemelle di Manhattan ci sono voluti solo 15 anni – aspetta ancora di prendere forma. Se vero è che il cantiere, dopo diversi anni di stallo, adesso è aperto ai lavori ed è frequente la presenza di squadre di operai e di mezzi edili all’interno, ciò non significa che l’opera pubblica, progettata durante il mandato del presidente Alfonso Andria, sia a buon punto. Anzi, negli ultimi mesi, un nuovo contenzioso stragiudiziale è sorto con il raggruppamento di ditte che stanno eseguendo i lavori, il Consorzio Stabile Tekton: Lo si scopre dalla determinazione della Provincia di Salerno del 29 novembre scorso, con cui l’Ente di Palazzo Sant’Agostino ha liquidato la somma di 137mila euro, quale ulteriore tranche dell’importo definitivo di un atto di transazione del 17 maggio scorso che prevede il pagamento a favore dei privati della somma di 275mila euro.
Il perché di tale accordo? Semplice. Dopo la sottoscrizione del contratto d’appalto dell’importo di 7 milioni di euro tra la Provincia e il Consorzio Stabile Tekton , i lavori sono rimasti sospesi per 734 giorni. Cosicché, gli avvocati del Raggruppamento di ditte hanno inviato una richiesta di risarcimento danni all’Ente Provinciale lamentando «La immotivata e illegittima protrazione della sospensione dei lavori arrecante un danno economico all’appaltatore ».
A fine gennaio 2021, poi, Il Consorzio Tekton ha sottoscritto il verbale per la ripresa parziale dei lavori, ma con una serie di riserve verso la Provincia di Salerno. Nelle more della ripresa degli interventi per la “Città della scuola”, la Provincia e il Consorzio , allo scopo di definire le divergenze emerse, hanno avviato di comune accordo «Un dialogo per addivenire ad una soluzione volta alla composizione bonaria della probabile lite». Con tale atto transattivo, volto ad evitare l’insorgere di una lite giudiziaria dinanzi al Tribunale, nonché ad «Evitare l’interruzione di ogni rapporto con l’appaltatore e di prevenire la dichiarata lite che provocherebbe degli aggravi finanziari all’Ente, oltre che a mettere in serio pericolo il completamento dell’opera pubblica» la Provincia di Salerno ha riconosciuto le domande formulate dal Consorzio e pagato la somma omnicomprensiva di 275mila euro che trova copertura finanziaria nel Quadro tecnico economico alla voce “Accantonamento per accordi bonari”.