In uno dei suoi ultimi interventi nella trasmissione Agorà Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia dell’Università di Padova, ha posto una questione rilevante che meriterebbe attenzione.
Secondo il microbiologo nella campagna vaccinale in corso, la somministrazione mixata delle tre dosi previste (per il momento) dei differenti vaccini disponibili ha originato ben 48 tipi di immunizzazione (anche sull’uso di questo termine non c’è nel mondo scientifico la medesima conclusione).
Alle iniziali 4 tipologie di vaccino si è aggiunta la seconda dose con un vaccino differente dalla prima inoculazione che ha dato origine a 24 tipologie di immunizzazione, attualmente per la terza dose è possibile ricorrere a Pfizer, se disponibile, o a Moderna e, in questo modo, si è giunti alle 48 varietà di copertura vaccinale.
Secondo Crisanti l’aver consentito un mix di farmaci differenti ha creato una situazione che impedisce, di fatto, la possibilità di disporre del dato riguardante la reale protezione dei vaccinati che risulta necessario per potere prendere decisioni politiche.
Il microbiolo aggiunge: “È stata creata una follia, come microbiologo sono indignato per il modo in cui è stata creata questa situazione. Gli altri paesi non hanno fatto questo pasticcio” … “Conosciamo i dati sulla durata dei vaccini sulla base dei trial delle aziende farmaceutiche: Pfizer ha fatto i trial con 3 dosi Pfizer, ma non sappiamo nulla sui dati relativi alla combinazione tra vaccini diversi”.