Morte della solitudine. Un altro caso di anziano trovato morto in casa. Forse da tre giorni. A vegliarlo, stando alle prime analisi, c’erano stati i suoi tre cani. Quest’oggi la macabra scoperta, effettuata, su segnalazione dei vicini che non lo vedevano da alcuni giorni. E’ morto probabilmente, stroncato da un infarto, il 71 enne A.A. di Via Albanese. E’ in corso una verifica giudiziaria per accertare se la morte sia sopraggiunta per cause naturali o dovuta a cause che andranno accertate. Come pure dovrà essere accertato se non vi siano segni di effrazioni o altri elementi che possano far immaginare il caso di una rapina andata male. L’uomo, a quanto pare viveva da solo e schivo, conosciuto nella cittadina come commerciante ambulante di frutta, due sorelle decedute e un fratello dipendente statale che a quanto pare vive al nord e con il quale pare non vi fossero più contatti. A fargli compagnia c’erano solo i suoi cani. Stando alla prima ricostruzione, ad avere in qualche modo un coinvolgimento nel ritrovamento, è stato il vicesindaco, il medico Francesco De Angelis che, allertato dai vicini, ha effettuato la verifica, avvisando i vigili urbani e i colleghi del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso avvenuto probabilmente da alcuni giorni. Spetterà al medico legale, indicato dalla Procura che ha aperto un fascicolo, accertare quanto già appare assai evidente. Una morte in solitaria, non riuscendo a chiedere aiuto e attorniato solo dai suoi attoniti e fedeli cani. Via Albanese è una strada che al centro di quella zona contestata tra i comuni di Pagani e Sant’Egidio ed è molto trafficata ed è attraversata da persone e molti veicoli, per la vicina presenza di un supermercato e alcune aziende. Nella stessa strada abita anche il vicesindaco Francesco De Angelis, medico al 118 dell’Agro e che a seguito della segnalazione dei vicini è intervenuto, effettuando la segnalazione che ha poi portato alla macabra scoperta. Pare che più volte si fosse recato dal medico, già sindaco facente funzioni, per la vicenda proprio dell zona contestata in cui insisteva anche la sua casa. Un’altra morte della solitudine dunque che testimonia la difficoltà ormai ad avere una rete familiare e le mancanze di un servizio sociosanitario di prossimità che possa monitorare i tanti anziani che vivono soli e spesso senza alcuna assistenza perchè non censiti e monitorati come sarebbe opportuno.
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