Parole dure di De Luca nei confronti del Governo: “L’obbligo per alcune categorie di terza dose è stato stabilito a novembre ma è stato reso reale a partire da metà dicembre. Nessun obbligo per categorie riguardanti Pubblica Amministrazione e Trasporti. Tardivo l’obbligo per gli over 50. Cervellotiche regole stabilite per le quarantene. Mentre tenevamo chiuse le discoteche, nessun contenimento per la movida e inoltre stadi, teatri e cinema aperti. Giusto dire “teniamo aperte le scuole” ma non con le contraddizioni riguardanti altri ambienti. Sarebbe stato grave decidere la chiusura delle discoteche dopo la mezzanotte ? Tante piccole decisioni potevano essere prese e non sono state prese, dopo mesi di auto-esaltazione siamo arrivati alla situazione attuale. “
“La conferenza di lunedì scorso ? L’obiettivo era dire che va tutto bene, scelta demagogica ed inaccettabile. Il Governo poi ha impugnato un’ordinanza sulle scuole da noi presa in maniera equilibrata e ragionevole. Ora abbiamo 111 comuni dove non si sono aperte le scuole. Altrove il Governo non ha impugnato nulla, contro di noi solo un’azione propagandistica. In questa azione mediatica, le televisioni pubbliche hanno accompagnato il Governo: l’Italia sembrava Stoccolma”,
“Didattica a distanza come divaricazione sociale? Noi abbiamo fatto di tutto per evitare la divaricazione. La Campania ha dato un contributo di 500 euro a 104mila famiglie. Abbiamo dato i termo-scanner alle scuole, aiuto a 900 istituti scolastici.Siamo l’unica regione, lo dico a Draghi e Bianchi, ad aver stipulato intesa con l’ordine degli psicologici per tutelare la condizione dei più piccoli. Bianchi dice di aver stanziato tanto per la scuola, ma in Italia il problema è verificare sulla carta quel che succede dopo. La tutela dei bambini oggi deve essere la priorità, abbiamo da vaccinare 400mila bambini della fascia 5/11 anni. Oggi facciamo vaccinazioni anche nelle scuole. Bambini come cavie ? Misuriamo le parole ma misuriamo anche la realtà, cioè che tante scuole hanno aperto con finestre aperte al gelo viste le condizioni precarie. Altrove, in Europa, nessuno ha aperto in queste condizioni. Non c’è distanziamento, non ci sono i condizionatori. La realtà concreta è questa.
Il famoso Commissario al Covid annunciava mascherine, militari di supporto e accordo con medici di base per i tamponi. Niente di tutto questo. Non ci si può permettere la cialtronata di impugnare di notte l’ordinanza della regione alle undici di sera. Ci vuole rispetto e serietà. Intanto il Governo non ha ancora disposto risorse aggiuntive per il trasporto locale, ad oggi queste risorse non ci sono. Al Governo dico che sono un pacifico guerriero, non mi faccio prendere per i fondelli, soprattutto quando la propaganda si riflette su famiglie e bambini. Ad oggi i dirigenti scolastici non hanno il potere di chiedere chi è vaccinato, la Dad l’avete voluta a Roma con regole e regolette insulse. Quando c’è una classe con parecchi positivi, una famiglia ha diritto alla richiesta di didattica a distanza, ad oggi non c’è stato alcun intervento per regolare il fenomeno. “
“Nelle prossime settimane, magari, ci sarà da discutere su questo rigurgito di centralismo che può solo provocare guai, vi garantisco che a Roma non funziona niente. Progetti esecutivi e fondi Pnrr, occorre celerità. Stiamo lavorando su ospedali di comunità, con acquisizioni e lavori per non perdere i fondi in arrivo. Dobbiamo guardare con fiducia al futuro ma il presupposto è fare cose concrete, agire, non parlare. Le parole non cambiano la realtà, così come le bandiere di partito e la demagogia. La realtà si cambia con un duro lavoro di verifica concreta e quotidiana”.