Incominciamo da quelli che aspettano quelli che aspettano.,, I notissimi imprenditori Michele Marano e Corrado Scarlato, in una maniera o nell’altra legati alle decisioni del centro-sinistra. Ma anche Nicola Acanfora, già alibertiano ed ora espressione di Campania Libera. Senza dimenticare quelli che su vari fronti c’hanno già provato, cioè Russo e Fogliame, o chi vorrebbe provarci per la prima volta, tipo Grimaldi. Senza contare lui, Salvati, il sindaco ancora in carica, il convitato di pietra alle nuove, possibili, elezioni di primavera.
I dissidenti della maggioranza hanno prestato fede ai loro annunci: hanno detto di no all’incontro con il sindaco Salvati per salvare il salvabile col salvagente o salva-programma, 11-punti-11 da condividere e ridurre lo strappo, decisione condivida da Paolo Attianese, Anna Conte e Antonella Vaccaro. In ogni caso lunedì 17 gennaio, alle ore 12:00, a Palazzo Meyer, nella stanza del Sindaco, si terrà una conferenza stampa per la presentazione degli
obiettivi che l’Amministrazione Salvati si prefigge di realizzare nel corso del 2022. La posizione dei 3 equivale al no sugli 11 (punti). Adesso restando in tema di numeri, toccherà ai 10, gli effettivi della minoranza, dettare tempi e modus operandi in chiave di sfiducia, cioè firma dal notaio o altro. Ulteriori colpi di scena? Stavolta nemmeno Santocchio pare aver avuto l’effetto sperato. Salvati sembra decisamente alle corde: tocca capire come gli verrà sferrato il colpo del ko.. Intanto c’è la presa di posizione ufficiale del PD col segretario cittadino Fontanella: “Il PD è da sempre, dalla parte di Scafati, dei suoi bisogni, delle sue cittadine e dei suoi cittadini. L’amministrazione Salvati, come abbiamo ribadito più volte, è responsabile dell’atroce agonia in cui versa la città. Un’amministrazione inadeguata, piena di contraddizioni e senza più alcuna prospettiva. Siamo stati, siamo e resteremo disponibili a qualsiasi opzione utile per porre fine a questa sciagurata esperienza amministrativa e a dialogare sin da subito con tutte e tutti coloro che, con una forte assunzione di responsabilità, saranno parte attiva in questo processo. C’è una città che lentamente muore e che ha disperato bisogno della buona politica. In ogni caso, il Partito Democratico proseguirà il proprio lavoro di opposizione e di proposta in città, a difesa dei fondamentali interessi di Scafati e degli scafatesi.