Chissà perché alla domanda “qual è la miglior attrice italiana in attività” non è scontato che venga in mente subito lei. Eppure… Eppure è la primatista assoluta in fatto di premi (sette David di Donatello e otto Nastri d’Argento su oltre trenta candidature complessive: più altri riconoscimenti tutt’altro che banali).
Eppure ha fatto film straordinari col gotha dei registi (Moretti, Monicelli, Verdone, Özpetek, Tornatore, Virzì, Luchetti, Rubini, Veronesi e tanti altri). Eppure è bravissima, con capacità interpretative che vanno dall’eleganza pura all’ironia, attraversando non poche gradazioni di malinconia, di drammaticità e spesso di sofferenza.
Margherita Buy oggi fa cifra tonda. Ma il volto è sempre quello della giovane Olga in “Va dove ti porta il cuore”: dolce, innocente, eppure pieno di intensità. Confesso che il primo vero colpo di grazia alla mia smisurata ammirazione per lei è arrivato “solo” con “Le fate ignoranti”: ma già a “Caterina va in città” avevo deposto il mantello ai suoi piedi. Gli altri titoli, le altre porformances, aggiungeteli voi: c’è solo l’imbarazzo della scelta (dalla “Settimana della Sfinge” a “Maledetto il giorno che ti ho incontrato”). E’ un attrice di una profondità e di una classe smisurate: ma sempre speziate di naturalezza. Ora è bellissimo vedere la sua grazia (e anche la sua freschezza) nello sfacciato approccio al cinema di sua figlia Caterina. Torno alla domanda iniziale: che può anche restare senza risposta. Ma poi chi se ne frega: Margherita è un’attrice straordinaria. Punto! Buon compleanno.