E’ quanto si afferma in un documento diffuso dal Coordinamento regionale
“Fermo restando il diritto della Regione ad emanare disposizioni restrittive sulla assistenza ospedaliera, qualora lo ritenga indispensabile per far fronte alla emergenza pandemica, riteniamo nostro dovere stigmatizzare che queste disposizioni di fatto portano a negare a un’ampia fetta di persone il diritto alla tutela della salute, che la Costituzione riconosce come diritto fondamentale indipendentemente dalle differenze socio-economiche”.
E’ quanto si afferma in un documento diffuso oggi dal Coordinamento regionale degli Ordini dei medici della Campania nel quale si esprime “preoccupazione sulla tenuta del Sistema sanitario”.
Gli Ordini dei medici della Campania fanno riferimento nel documento al “notevole aumento di casi di contagio da Sars-Cov-22 e alle “ultime decisioni assunte dalla Regione” in tema di assistenza ospedaliera; secondo il Coordinamento, riunitosi in seduta straordinaria, il Sistema sanitario “rischia di essere travolto dal numero di contagi di queste settimane”.
“Dopo due anni di pressione i medici sono allo stremo. I medici di famiglia e i pediatri di libera scelta, oltre a garantire l’assistenza ai loro pazienti COVIDe non covid, sono obbligati a un super lavoro amministrativo/burocratico, per la segnalazione delle positivita’ e per le procedure legate alle quarantene e all’isolamento” si afferma nel documento.
E negli ospedali “la situazione e’ critica” con “reparti pieni, pronto soccorso al limite della capienza. Il tutto complicato e aggravato da contagi di medici e di infermieri, che riducono ulteriormente il personale gia’ cronicamente in sofferenza”.
Nel documento – sottoscritto dai presidenti di Salerno (doordinatore.Giovanni D’Angelo), Napoli (Bruno Zuccarelli),, Caserta (Maria Erminia Bottiglieri), Avellino (Francesco Sellitto), Benevento (Giovanni Pietro Ianniello) – si evidenzia che sotto pressione e’ anche il sistema dell’emergenza territoriale 118.
“Il COVID spaventa ancora, e i cittadini ricorrono al 118 alla minima difficolta’ respiratoria. Ugualmente in affanno sono i colleghi dei servizi di Epidemiologia e Prevenzione delle Asl coinvolti da due anni nella campagna vaccinale e nelle attivita’ di tracciamento”.
La “Sospensione temporanea delle attivita’ di elezioni e di specialistica ambulatoriale nel SSR’ dichiarata dalla nostra Regione – affermano i medici – certamente complichera’ una situazione gia’ molto compromessa. Il blocco di fatto nella sanita’ pubblica delle attivita’ di elezione e della specialistica ambulatoriale comportera’ in molti casi un ritardo diagnostico dagli esiti imprevedibili e un allungamento delle liste d’attesa difficilmente recuperabile nei prossimi mesi”.
E anche “i chiarimenti inviati a tal proposito dalla Regione Campania complicano ulteriormente il quadro, scaricando sui medici, la responsabilita’ di discriminare sull’urgenza o meno della prestazione da erogare, senza chiarire da quale medico e in quale setting assistenziale tale decisione debba essere assunta”.
“Come Coordinamento regionale degli Ordini dei mediici campani, Enti sussidiari dello Stato, intendiamo ribadire al governatore De Luca la nostra piena disponibilita’ a una piu’ fattiva collaborazione anche attraverso un momento di ascolto, cosi’ come previsto dalla posizione di sussidiarieta’ degli Ordini rispetto al Ministero della Salute” conclude il documento.