Non si sblocca la procedura gara per aggiudicare il mega appalto da 19 milioni di euro della raccolta dei rifiuti nel Comune di Sarno. La Buttol- la società ecologica con sede a Sarno in via Matteotti- ha deciso di impugnare la sentenza della Sezione II del Tar di Salerno che, lo scorso 10 novembre, ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla ditta che chiedeva l’annullamento del verbale del 27 agosto 2021 con cui, la Stazione Appaltante, ha dichiarato l’esclusione della Buttol e l’ammissione della Sarim alla gara per l’affidamento del servizio integrato di igiene urbana.
Nel caso di specie, la società ecologica, difesa dagli avvocati Gherardo Marone e Antonio Francesco Minichiello, ha già notificato il ricorso in appello al Consiglio di Stato nei confronti del Comune di Sarno e della Centrale Unica di Committenza Area Sele – Picentini. La vertenza ruota attorno al possesso di un requisito a basa di gara, vale a dire l’iscrizione alla categoria 2-bis dell’albo gestori ambientali. Dopo aver dimostrato l’avvenuta iscrizione, la Buttol aveva chiesto l’annullamento in autotutela del provvedimento di esclusione, portando all’attenzione della commissione di gara tutte le giustificazioni del caso, sostenendo di possedere categorie ben più complesse che superano di fatto l’anomalia rilevata dai commissari di gara. Tuttavia, in sede di verifica della documentazione amministrativa, la Centrale unica di committente “Area Sele-Picentini”, ha comunque escluso l’azienda lasciando in gara la sola Sarim, giacché, la Buttol, si sarebbe iscritta nell’Albo dei gestori ambientali solamente a partire dal 8 marzo scorso, ovvero in data successiva rispetto alla scadenza del bando, stando a quanto emerge dal primo verbale di gara. Pertanto, adesso, ci sarà un nuovo capitolo della vicenda dinanzi al Consiglio di Stato dove i giudici di Palazzo Spada saranno chiamati a decidere sul ricorso presentato dalla società ecologica sarnese. Il Comune di Sarno, per resistere in giudizio, ha già affidato all’avvocato Salvatore Canciello. Ergo – per forza di cose- resta ferma al 20 settembre scorso la procedura per aggiudicare l’appalto. L’apertura dei plichi relativi alla “Offerta tecnica” è stata rinviata a data da destinarsi.