“Stiamo costruendo la YouTube del futuro”. Lo sostiene Susan Wojcicki, ceo di YouTube, nella sua prima lettera ai ‘creators’, i creatori di contenuti corteggiati da tutti i big della tecnologia perchè spingono l’economia delle piattaforme.
Una spinta certificata dai numeri. Secondo studi condotti da Oxford Economic nel 2020, citati nella lettera, infatti l’ecosistema creativo di YouTube ha supportato oltre 800.000 posti di lavoro in Usa, Giappone, Corea del Sud, Canada, Brasile, Australia e Unione Europea.
Wojcicki promette che YouTube continuerà a fare la sua parte, spingendo sull’innovazione. La manager ha quindi indicato le aree su cui la piattaforma si concentrerà nei prossimi mesi, cominciando da Shorts i video brevi che hanno raggiunto i 5 triliardi di visualizzazioni. Poi a Musica (ad oggi 50 milioni gli abbonati a YouTube Music e YouTube Premium e oltre 4 miliardi di dollari pagati all’industria musicale negli ultimi 12 mesi); sul gaming per dare “migliore visibilità dei contenuti dal vivo e nuove funzionalità di chat”. E ancora lo shopping live e il miglioramento delle modalità per portare YouTube sulle smart tv.
Tra gli obiettivi del 2022 Wojcicki ha indicato anche aspetti che riguardano il sociale, come lo sviluppo dei contenuti educativi per l’apprendimento per i ragazzi e sulla sostenibilità “aumentando il sostegno a creator che si dedicano a cause ambientali”. Per facilitare il business dei creatori di contenuti, Youtube guarda al Web 3.0 e agli Nft, aprendo di fatto al mondo delle criptovalute. “Stiamo guardando al futuro più a lungo termine e abbiamo seguito con attenzione gli sviluppi del Web 3.0 come fonte di ispirazione per continuare a innovare su YouTube”, ha spiegato la manager. “L’anno scorso, nel settore delle criptovalute, i token non fungibili (Nft) e le organizzazioni autonome decentralizzate (Dao) hanno messo in evidenza un’opportunità prima inimmaginabile per creare un contatto più forte tra i creator e i loro fan”. Infine, sul panorama normativo sui big della tecnologia, la manager ha spiegato di rispettarle in tutto il mondo “ma – aggiunge – abbiamo delle riserve su nuove normative che potrebbero avere conseguenze non intenzionali sulla community dei creator, soprattutto per quanto riguarda la regolamentazione di contenuti legali”.