Rebecca, moglie di Isacco e madre di Giacobbe ed Esaù, viene citata nel libro della Genesi. Morta Sara, la madre di Isacco, Abramo si affida ad un suo servo, Eliezer, per cercare una moglie al figlio.
Il servo giunto in prossimità di un pozzo nella città di Arran, incontra Rebecca, figlia del fratello di Abramo. Presentate le richieste del servo a suo padre e suo fratello, Rebecca decise di sposare Isacco.
Rebecca e Isacco restano per lungo tempo senza eredi, fino alla nascita di due gemelli: Esaù e Giacobbe. I due nascituri, secondo la tradizione, combatterono tra di loro fin dal grembo materno, prefigurando la futura inimicizia tra il popolo ebraico e quello romano.
Nel Talmud (parola ebraica che significa “studio”, indica il libro nel quale sono raccolti i commenti e i pareri alle norme etiche, giuridiche e rituali del popolo ebraico), Rebecca è considerata progenitrice del popolo ebraico, attraverso Giacobbe, e del popolo romano, attraverso Esaù.
Alla sua morte Rebecca è sepolta a fianco del marito nella tomba dei Patriarchi ad Ebron.
Santa Rebecca è ricordata dalla Chiesa cattolica il 23 settembre. Dante Alighieri la cita nelle anime beate del XXXII Canto del paradiso, insieme a Giuditta e Sara.