«Vogliamo contribuire e trasformare la “Terra dei fuochi” in “Giardino d’Europa”». Così la ministra per il Sud, Mara Carfagna, che a Caivano nella chiesa di San Paolo Apostolo ha sottoscritto con 51 Comuni dell’area un contratto istituzionale di sviluppo del valore di circa 200 milioni di euro con l’obiettivo della rigenerazione urbana, ambientale, e il rafforzamento del tessuto sociale di un territorio da anni vittima di degrado e di abbandono.
«Le priorità – afferma la Carfagna – sono ben definite, mettiamo in campo ottime progettualità, e per questo ringrazio i Comuni coinvolti e anche la Regione Campania. Ci sarà un progetto che farà da traino agli altri, come il recupero dei Regi Lagni, su cui stanziamo 40 milioni di euro: ci sarà una gara europea che servirà per selezionare azioni di bonifica e riqualificazione di un territorio che si estende per oltre 450 km quadrati».
A chi sottolinea che già in passato si sono sottoscritti protocolli che avevano gli stessi obiettivi sulla “Terra dei fuochi” senza che poi hanno prodotto i risultati auspicati la ministra risponde che «questa volta di tratta di progetti, 67, già cantierabili, si tratta solo di avviare le opere. Chi vigilerà? L’Agenzia della Coesione territoriale e Invitalia».
Per don Antonio Patriciello, storico parroco del Parco Verde di Caivano, che ha accolto nella sua parrocchia la firma del Contratto istituzionale di sviluppo «l’urgenza maggiore in queste aree – dice – è il lavoro. Poi è vero che non abbiamo mai risolto il problema della ‘Terra dei fuochi’, ma io sono sempre ottimista – aggiunge – e realista, per cui restiamo con i piedi per terra».