RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Facta non verba – Siamo nell’era del digitale, dobbiamo prenderne atto e anche la scuola deve andare al passo con i tempi. Premesso che non è mio uso e costume fare polemiche sui social media ma, a volte, diventa più veloce ed efficace utilizzare tali mezzi per far pervenire una problematica di cui siamo protagonisti da diversi giorni. Tutto è iniziato quando l’intero nucleo familiare ha constatato di aver contratto il covid-19.
Sono un genitore di due bambini iscritti in due Istituti differenti nell’agro nocerino-sarnese. C., di anni 11, frequenta il terzo Istituto musicale Genovese di Nocera Inferiore e M. ,di anni 8, è iscritto presso l’Istituto Comprensivo S.S.GIOVANNI PAOLO II di San Marzano sul Sarno.
Dopo aver contattato le rispettive segreterie scolastiche per attivare la DID per entrambi i ragazzi, dal 21 Gennaio C. ha iniziato a seguire regolarmente le lezioni; M. purtroppo non ha avuto la stessa fortuna in quanto la scuola di San Marzano vive da tempo un disagio dovuto all’assenza di internet. Il giorno 25 Gennaio invio un reclamo al dirigente via pec con identificativo (opec296.20220125102902.30501.586.1.68@pec.aruba.it) dove chiedo notizie in merito al disagio che mio figlio stava vivendo non seguendo le lezioni. A tutt’oggi(28 Gennaio) nessuna risposta è pervenuta dal Dirigente stesso.
Tengo a precisare che, con documento del 16/01/2022 prot., n. 198/II.5 pervenuto a noi genitori dall’Istituto Comprensivo S.S.GIOVANNI PAOLO II di San Marzano sul Sarno, il dirigente Dott.ssa E. T. dichiara che la scuola stava garantendo la continuità didattica. La notizia risulta falsa in quanto la didattica è stata regolare solo nei due lockdown, periodo in cui gli insegnanti potevano garantire continuità perché usufruivano della connessione stabile fornita dalle loro utenze domestiche.
Cara Dott.ssa. E.T. le saremmo immensamente grati di non divulgare più notizie false ed avere buon senso civico nell’ammettere la verità, cioè che in caso di DID o DAD non tutti gli alunni coinvolti potranno ricevere una continuità didattica. E’ impensabile che in un momento di emergenza e criticità un bambino debba essere privato di un supporto affettivo e psicologico, dell’abbraccio della scuola, della figura affettuosa dell’insegnante pronta a dare una parola di conforto ed un sorriso rassicurante; una presenza, a mio avviso, fondamentale per affrontare un momento difficile in un clima quanto più possibile sereno e tranquillo.
Cosa ha fatto la politica locale negli ultimi 12 mesi? Si attende una risposta per i tanti genitori che aspettano soluzioni tecniche. L’amministrazione quando pensa di intervenire? La didattica a distanza è una metodica che esiste da oltre due anni, e risale al primo lock down, datato Marzo 2020.
Come cittadino, chiedo urgentemente al Sindaco e all’Assessore all’istruzione del comune di San Marzano di prendere atto della problematica scolastica del territorio. Appare comunque evidente che iniziare oggi a risolvere i problemi comporta un evidente ritardo nell’azione.
I cittadini-genitori vorrebbero risposte, non un generico “stiamo facendo”. Sono passati due anni dalla prima DAD e nulla è stato fatto. Anzi, a questo punto posso affermare che nulla è stato pensato, o forse, ci si cullava sull’idea di un virus volatilizzato nel nulla.