Oggi è l’ultimo giorno dell’anno del bue (o del bufalo). In Cina parte il conto alla rovescia e a mezzanotte del 1 febbraio, corrispondente alle ore 17 del 31 gennaio italiane, entra l’anno della Tigre. Un anno dedicato ad un animale simbolo di coraggio e forza, che dopo sessant’anni si affianca all’elemento naturale dell’acqua.
Il calendario (non gregoriano) e il suo ritmo, infatti in Cina viene associato al ciclo della luna ed è legato a un segno identificato da un animale diverso di anno in anno. In tutto sono dodici segni e ritornano ogni dodici anni, appunto. Ma ognuno è associato, in un ritmo generatore di vita, a 5 elementi naturali come metallo, legno, acqua, fuoco, terra. Elementi che chiariscono caratteristiche di chi è nato in quel periodo.
Il capodanno cinese, dunque, poichè segue la cadenza lunare, non cade mai nello stesso giorno tra gennaio e febbraio. Ognuno di noi, in base all’anno e al giorno di nascita, è legato a un segno dello zodiaco cinese. Quando torna ben ming nian (本命年), l’anno del proprio segno, non significa che sia un anno fortunato per chi è del segno festeggiato ma che è certo un anno di cambiamento . Secondo una tradizione i nati in questo anno potrebbero, infatti, offendere “Taisui”, chiamato il dio dell’età e per questo devono stare attenti a non incorrere in problemi. Dunque si tratta dell’anno in cui essere vigili ed per questo che si consiglia di portare un oggetto rosso il giorno di capodanno o anche bracciali con immagini augurali.
Fanno parte del segno della Tigre i nati dal 1 febbraio 2022 e poi quelli del 1926, 1938, 1950, 1962, 1974, 1986, 1998, 2010. Mentre tornerà nel 2034. Il carattere forte della tigre viene mitigato un po’ dall’acqua ma in sostanza si pensa che sarà per tutti un anno con alti e bassi. Per questo, forse, è un bene per tutti festeggiare e indossare oggetti rossi, per ingraziarsi le divinità.
La festa cinese è sempre meno un momento esclusivo per i gruppi cinesi in italia ma è diventato da anni un momento di festeggiamento condiviso, un momento di scambio culturale. Accade anche a Napoli dove quest’anno la sede prescelta è il Museo Archeologico Nazionale di Napoli che ospita una serie di appuntamenti il 31 gennaio come si può vedere dal sito https://www.capodannocinesenapoli.it/
Sono proveisti momenti laboratoriali legati ai lavori in carta, al tè, alla calligrafia, al tai chi, tanta musica cinese come napoletana e a partire dalle 17 il conto alla rovescia con le isituzioni. Dal Rettore dell’Università L’Orientale al direttore del Mann Paolo Giulierini al direttore del Confucio. Per rilanciare insieme in un anno positivo.
Il festeggiamento è sostenuto dall’Istituto Confucio di Napoli, ente collegato con l’Università degli Studi L’Orientale, l’associazione Ciao Cina e con il supporto del Livecode Full Media Agency e il sostegno del MANN.