Ieri Bellacosa in tv l’ha aveva esortato a chiarire sul Pd, oggi, sempre a Telenuova, è puntualmente arrivata la risposta da parte di Antonio Romano, che a dieci anni e passa di distanza dall’epilogo anticipato della sua seconda consigliatura da sindaco torna in campo per il dopo Torquato. Pur avendo radici a sinistra, Romano prende ampiamente le distanze dalla sua ex area d’appartenenza, dichiarandosi infinitamente distante dalla linea De Luca che domina a Salerno e provincia; “La penosa vicenda del rifiuto della tessera ad opera dai vertici provinciali del Pd penso sia ancora un ricordo vivo, sono dieci anni che ho interrotto i rapporti con il Partito Democratico. Il mio rapporto con l’area di centro-sinistra ed in particolare col mio ex partito. Resto uomo libero e delle mie idee, ho sempre tenuto distinti i due livelli, quello politico e quello personale”. Allora, rieccoci al “Saluto” Romano, cioè al feeling instaurato col centro-destra: ” Ricordo a tutti come nel 2002 le elezioni a Nocera furono vinte con i voti della destra sulla scorta di un’ intesa politico istituzionale. Nessuno si scandalizzò della vittoria dovuta anche ai voti di Cirielli. Però non fatemi passare per il candidato del centro destra. Certamente non sarò candidato per quella parte politica che oggi comprende chi mi mandò a casa quando militava nell’Udeur, mi riferisco ad Arena. Sarò candidato per un’aggregazione civica, caratterizzata da posizioni e collocazioni politiche diverse tra loro. Sottolineo il sacrificio che ho chiesto e continuerò a chiedere ai partiti, quello di rinunciare alle casacche e lavorare per la coalizione nell’eesclusivo interesse della città”. Passaggio inevitabile sulla Gori: “Qualche giovane candidato mi indica come l’uomo che fece arrivare la Gori a Nocera. Una grande falsità, da sindaco tentai di oppormi alla Gori fino alla sentenza del Consiglio di Stato”.
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