Sono trascorsi ormai cinque anni dal commissariamento del mercato ortofrutticolo. Quello che doveva essere un periodo breve e transitorio, ossia un periodo ponte verso la nuova società di gestione è diventato una discutibile gestione ordinaria, mascherata da commissariamento come ricordato più volte dal collegio dei sindaci revisori.Cinque anni di continue alternanze amministrative, di incontri , scontri, discussioni, lungaggini burocratiche, ma soprattutto senza ombra di dubbio cinque anni di INDECISIONI . Ecco, ciò che è mancato in questi cinque anni, è stata la capacità di decidere. Decidere le sorti ( di una struttura ritenuta a parole ( dai politici paganesi) il volano dell’economia, l’ultimo baluardo capace di produrre lavoro sul territorio .Eppure nonostante questa teorica attenzione, nei fatti la struttura resta per cinque anni commissariata.
Un commissariamento che impedisce la possibilità di attrarre finanziamenti indispensabili alla ristrutturazione e manutenzione di cui il mercato necessita. Che impedisce un piano di rilancio, escludendolo dai fondi del PNRR. Una mancanza decisionale che rischia di dare al mercato di Pagani-Nocera il colpo di grazia. A nulla è servito l’inutile viaggio a Bruxelles,come dimostrato dal video che i consiglieri partecipanti si sono apprestati a postare . Dal video è evidente che i partecipanti a quell’incontro avevano idee diverse, discordanti e a tratti confuse.
Ci sono voluti cinque lunghi anni per partorire il topolino. Cinque anni per dire che si deve arrivare ad una nuova società per azioni.Ora bisogna capire quanti anni ci vorranno ancora affinché gli attori di questa telenovela arrivino a mettere la parola fine con la formazione di una S.P.A. o come diceva Totò di una Spa che è tutt’altra cosa ,anche se in tal caso la Spa di Totò sembra calzare a pennello.