
“Ciò che seminai nell’ira crebbe in una notte rigogliosamente ma la pioggia lo distrusse. Ciò che seminai con amore germinò lentamente, maturò tardi ma in benedetta abbondanza.”
Semi di legalità, proprio quando la legge scricchiola sui fondamentali (le restrizioni Covid, il no ad alcuni referendum). Ma cerchiamo di volare alto, per una volta ancora. Nocera Inferiore è sotto assedio. Però non è questione che deve circoscriversi ad una sola grande città: il fenomeno criminale ci mette un battito di ciglia a condizionare un intero territorio, cose già viste e vissute in anni che preferiamo dimenticare ma che ognuno di noi, persone adulte, non potrà mai scordare. Gli anni di Cutolo e dei suoi avversari, di politici complici, di vendette trasversali, di sparatorie a qualsiasi ora del giorno. Gli anni della camorra, senza girarci intorno. Questi sono anni “criminali” diversi, la delinquenza assume varie forme ed è difficilmente catalogabile. Però sono anni che fan paura lo stesso, basati sulla droga e su quel che resta del pizzo, sulle scommesse e sugli affari che sanno sempre di border line. Nocera e l’Agro intero, con tutti i sindaci, stasera hanno detto di no alla criminalità. Certo il corteo, sulla falsariga del corteo funebre, man mano che si “sfilava” diventava un parlarsi addosso con abbondanza di foto e selfie. Fa niente, l’importante era il senso, che fa perdonare anche qualche stranezze organizzativa (gli inviti alle associazioni con quale criterio ?) ma che pone qualche interrogativo in più sul seguente dato: manifestazioni del genere di solito partono dal basso, non dall’alto (dov’era la gente comune ? dov’erano i commercianti ?). Infine c’ha sorpreso la non presenza dei vertici della Chiesa diocesana: perchè ? Il finale è da seme di speranza vero. Lo dedichiamo ai bambini coi cartelloni e al presidente della provincia Strianese, che con molta fierezza ha gridato “viva Nocera, viva la nostra provincia”. Viva la legalità, abbasso la criminalità: qui la speranza si fa seria, occorre tempo, ma in tanto c’è il seme di Canfora, Cuofano, De Prisco, Ferraioli, La Mura, Lanzara, Marchese (assente causa covid ma con rappresentante delegato) Pagano, Pentangelo, Salvati, Servalli (messaggio di adesione), Strianese, Torquato, Zuottolo: per una sera ci piace definirli i sindaci di tutta la gente di buona volontà.