Dallo sgambetto sfiorato al Milan al sogno della salvezza: la spinta e l’amore della città per una missione quasi impossibile ma alla quale Danilo Iervolino si aggrappa con fiducia. “Le possibilità di salvarsi non sono tantissime ma nemmeno misere, nelle ultime tre gare abbiamo visto una grinta incredibile e rischiato di vincerle”, ha detto il nuovo presidente della Salernitana, che spera in un nuovo miracolo di Nicola. “Fioretto? Non abbiamo ancora pensato a qualcosa, ma credo che arriverebbe fino a Berlino”, le parole del numero uno del club granata intervenuto a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. Un’eventuale retrocessione non scalfirebbe comunque quello che è un progetto a “medio, lungo termine”, perché “ci sono delle cose che possiamo realizzare velocemente come la rivoluzione digitale, l’esperienza immersiva che vorrei far vivere ai tifosi in maniera innovativa, un progetto con technogym per aiutare le performance dei giocatori”. E altre tipo la questione stadio: “Ci siamo affidati a una consulenza per capire se operare un restyling fruttuoso dell’Arechi o convergere su un nuovo stadio, da qui a 30 giorni capiremo qual è la soluzione che possa darci migliori garanzie”.
Ma per il presidente il “domus della squadra” è il direttore sportivo Walter Sabatini, anche lui intervenuto in trasmissione: “Col Milan abbiamo capito di essere una squadra, ora affrontiamo il resto della stagione con fiducia. Io spero di restare anche dopo, mi stanno riempiendo di affetto e ne ho bisogno”. Per Iervolino, quella nel mondo del calcio è una nuova esperienza. “Ci sono tante cose che non vanno nel calcio: il rapporto con i procuratori cui bisogna dare un freno, l’equilibrio finanziario in cui pochissime squadre riescono a rientrarci. L’appeal sta scendendo soprattutto tra i giovani, dobbiamo riportare le famiglie allo stadio e in sicurezza”, ha sottolineato, prima di toccare l’argomento relativo all’elezione del nuovo presidente della Lega Serie A. “Il nome di Carlo Bonomi è un identikit perfetto, mi auguro che non sia bruciato e che possiamo convergere tra qualche giorno tutti sulla sua figura. Penso sia autorevole, che abbia un dialogo costante col governo e che possa avere quella managerialità per mettere tutti d’accordo e il distacco per vedere le cose da un altro punto di vista”.