Dal vecchio condotto artificiale, lungo da Sarno a Pompei, tornano a monte gli scarichi abusivi riversandosi su un terreno di via Vecchia Striano. Il Comune di Sarno, su richiesta della Regione Campania, avvia i lavori di somma urgenza per bloccare la falla ed esorta i residenti di abbandonare le proprie abitazioni. “Sos ambiente” nella località di Foce a Sarno.
L’incubo viaggia da Sarno a Pompei e viceversa. Da circa un mese, infatti, una crepa apertasi nel “Canale Conte”- ossia un’opera idraulica di origine secolare senza sbocco a valle e preda di continui scarichi abusivi- ha provocato una fuoriuscita di una melma schiumosa e di scarichi fecali che hanno inondato il terreno di un privato di via Vecchia Striano. La problematica, tuttavia, è diventata di dominio pubblico soltanto ieri mattina, quando è apparsa sui social un’immagine della proprietà privata invasa dagli scoli maleodoranti di colore scuro. L’Ente municipale di Sarno, da parte sua, si era già attivato da qualche settimana per risolvere l’emergenza. Il primo sopralluogo sul posto, difatti, risale al 10 gennaio scorso quando gli agenti della Polizia municipale hanno segnalato all’Ufficio tecnico di Palazzo San Francesco «Una copiosa perdita di acque reflue proveniente da una palificata a sostegno di un terrapieno». Cosi, nel frattempo, sono partiti i colloqui tra i tecnici comunali e i funzionari della Regione Campania, ai quali è stata evidenziata “La perdita da ricondurre alla fuoriuscita di liquami connessi ad una rottura del Canale Conte”. In riscontro alla nota del dirigente comunale Massimo Mariconda, l’Ente di Palazzo Santa Lucia ha decretato la “somma urgenza” dei lavori individuando il Comune di Sarno quale “Soggetto attuatore” per l’esecuzione «delle attività finalizzate alla eliminazione di fuoriuscita». Gli interventi, ora in corso, consistono nella creazione di una contro parete di cemento armato per bloccare la perdita e nella creazione di una sorta di “toppa” sul canale. Ieri mattina, poi, il primo cittadino di Sarno, il quale ha effettuato un sopralluogo sul cantiere garantendo che la falla verrà arginata al più presto, ha emesso un’ordinanza in cui si dispone «Il divieto ai proprietari dei terreni confinanti, di accedere ai loro fondi agricoli. Nonché l’ordine ai proprietari delle abitazioni circostanti di tenere le finestre chiuse e di lasciare momentaneamente le loro case nell’attesa che siano portati a termine i lavori di messa in sicurezza del canale dal quale fuoriescono liquami». La situazione, però, ha generato una grande preoccupazione tra i residenti e le Istituzioni del territorio. «È davvero assurdo quello che sta accadendo in queste ore a Sarno. Una bomba ad orologeria per l’Oasi naturalistica di Foce. La Regione intervenga immediatamente, una volta per tutte partendo dalla rifunzionalizzazione del canale Conte Sarno» ha affermato la senatrice sarnese Luisa Angrisani. Sulla stessa scia è intervenuto il consigliere comunale di minoranza Giovanni Montoro «Il Canale di Conte è una vera e propria bomba ambientale. Non è la prima volta che i liquidi contenuti nella canalizzazione fuoriescono invadendo terreni e falde acquifere. Gli interventi di somma urgenza rivolti a tombare con il cemento le zone di fuoriuscita sono solo delle soluzione tampone che servono solo a nascondere ciò che sta succedendo sotto i nostri piedi. Occorrono interventi radicali altrimenti rischiamo che il fenomeno si sposti solo di qualche metro più avanti». Poi, Giovanni Lanzetta, ambientalista e residente della zona, ha aggiunto «Si interviene come sempre in somma urgenza senza comprendere la causa. Una falla di quel tipo e con la fragilità di quel terreno che riempie lo spessore fra i pali potrà presentarsi sempre e dovunque». Ed infine anche l’ingegnere Vicenzo Adamo, esponente di un comitato ambientalista, ha evidenziato «Chi dimostra ora che questa falla nel canale non provochi l’inquinamento della falda acquifera? Il problema resta sempre lo stesso: la mancata rifunzionalizzazione del canale».