Girava per le strade della città con una Bmw che a prezzo di listino costa 80mila euro. Ma non è stato solo il tenore di vita a far dubitare che quella 25enne che certo non si negava lussi e piaceri era una percettrice alquanto particolare del Reddito di Cittadinanza.
La giovane, infatti, era anche titolare di una concessionaria di auto importanti. Un parco di vetture che certo cozzava con la domanda presentata invece all’Inps al momento di richiedere il sussidio. Dovrà spiegare probabilmente anche questo ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Giovanna F., la 25enne di Marcianise, che rischia ora di finire sotto processo per aver prodotto documentazione falsa allo scopo di ottenere il Reddito di Cittadinanza.
La giovane, infatti, era anche titolare di una concessionaria di auto importanti. Un parco di vetture che certo cozzava con la domanda presentata invece all’Inps al momento di richiedere il sussidio. Dovrà spiegare probabilmente anche questo ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Giovanna F., la 25enne di Marcianise, che rischia ora di finire sotto processo per aver prodotto documentazione falsa allo scopo di ottenere il Reddito di Cittadinanza.
Nel dossier presentato nel 2019 e nel 2020 avrebbe infatti omesso – secondo le indagini della Procura di Santa Maria Capua Vetere – alcuni “dettagli” rilevanti. Non ha infatti indicato la convivenza col compagno che lavora regolarmente, nè di aver acquistato auto di valore rilevanti e soprattutto ha omesso di essere la titolare di una ditta individuale che si occupa proprio del commercio di vetture.
Il pubblico ministero Carmela D’Onofrio ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio ed è stata già fissata l’udienza preliminare: tra poco meno di un mese il gup Rosaria Dello Stritto dovrà decidere se far partire il processo nei confronti della giovane che dovrebbe – nel caso – vedersela con l’Inps, parte lesa e pronta a costituirsi parte civile.