Sabato 26 febbraio 2022, alle ore 18.00, presso il Bar Nilo, sito in via San Biagio dei librai 129 (piazzetta Nilo in Napoli), si svolgerà una manifestazione dal titolo “Le anime purganti di D10S“.
Nel corso della kermesse sarà presentata l’opera dell’artista Alessandra D’Aniello.
La manifestazione ha come oggetto l’antico culto delle “Anime purganti” trasposto in chiave contemporanea, per rendere omaggio alla memoria di Diego Armando Maradona ed alla città di Napoli che lo ha accolto.
Nel famoso Bar Nilo che, già accoglie l’altarino con il capello di Maradona, verrà installata una teca contenente un’interpretazione artistica di Alessandra D’Aniello delle “Anime tifose purganti” nonché del Purgatorio del Paradiso e dell’Inferno. Verrà installata nella vetrina prospiciente la via San Biagio dei Librai anche una scarabattola che accoglierà un teschio di un’anima “pezzentella” dipinto di azzurro per offrire un “rinfresco”, un omaggio rispettoso all’anima di un caro defunto. A seguire anche un intervento musicale con la formazione Bagarija trio che eseguirà musiche popolari della tradizione calcistica riferite a Maradona. A fine manifestazione sfileranno, poi, gli stendardi dedicati dall’artista al Pibe de Oro.
Chiunque potrà omaggiare la memoria di un proprio avo defunto, apponendo una piccola foto contenuta in una cornice, purché sia stato tifoso del Napoli. L’opera rievoca il culto tradizionale delle “anime purganti”, quelle anime che il popolo “adotta”, pregando affinché assurgano al Paradiso, ricevendone in cambio una grazia, la soluzione di un problema quotidiano o una vincita al lotto.
Ecco dunque che il lavoro dell’artista invita, da un lato, a pregare per l’anima di Maradona (dando per scontato che si trovi in Purgatorio) al fine di aiutarla a raggiungere il Paradiso e chiedendo in cambio l’agognato “terzo scudetto” per il Napoli; dall’altro a pregare per le anime purganti di altri tifosi defunti, affinché tutti contribuiscano al riscatto reciproco: i vivi preghino per aiutare i morti a raggiungere il Paradiso, i morti si adoperino affinché i vivi conseguano la vittoria agognata per la propria squadra del cuore, che vuole essere la metafora del riscatto dell’intera città.