Approvato a maggioranza il Ruec e approvato all’unanimità il piano del verde cittadino. Ma il vero motivo del contendere nella due giorni di consiglio comunale appena andata in onda riguardava altro, in particolare la necessaria vendita delle farmacie comunali decisa dall’amministrazione Salvato. Interpellanza presentata dal gruppo Insieme per Scafat: nell’atto viene infatti citato il decreto ingiuntivo emesso dal Tar Salerno, giudice delegato Fabio Di Lorenzo, con il quale viene ordinato al Comune il pagamento, in favore del Consorzio Farmaceutico Intercomunale, di euro 1.889.355 a titolo di ristoro per il recesso effettuato dalla Commissione Straordinaria nel 2017. “Come mai questi centri di costo non sono mai stati iscritti nei bilanci dell’Ente? Chi ha monitorato costi, spese?”. Aleatorio Salvati: ,a sentenza non è stata ancora notificata all’Ente, ma “siamo pronti a difenderci tramite una professionalità di alto profilo. Entro fine mese pronto il primo bando per la vendita del primo lotto”. “Noto che il sindaco ha una certa allergia a rispondere alle domande dell’opposizione, vorrà dire che domani scriveremo al Prefetto e alla Corte dei Conti”, aveva affermato Grimaldi. Caos anche quando la maggioranza decide di emendare la mozione, presentata da Insieme per Scafati, per intitolare la piazzetta antistante il Municipio al 28 settembre 1943. A scatenare le contrapposizione, l’emendamento presentato da Ida Brancaccio: intitolare la piazzetta ad Alberto Pesce, il ponte al 28 settembre e la rotonda sul corso nazionale al cavaliere Alfonso Buccino. Ma la richiesta viene vista come una mancanza di rispetto dai proponenti.
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