“Contiamo di metterne a disposizione altre in tempi brevi – spiega don Enzo Di Nardi, direttore della Caritas diocesana – . Nelle varie parrocchie stiamo ricevendo una grande disponibilità e siamo pronti ad accogliere altre 30 persone nel giro di pochi giorni. Sappiamo già dove sistemarli, ci stiamo muovendo con grande coordinazione per non creare situazioni di disagio. A Pagani collaboriamo, ad esempio, con il COC, il Centro Operativo Comunale. Le famiglie della diocesi e i volontari stanno dimostrando ancora una volta di avere un gran cuore e di essere pronti a tendere la mano a chi ne ha bisogno”.
Al fianco della Caritas si sta muovendo anche la rete dei medici e dei farmacisti dell’Agro nocerino-sarnese per dare assistenza medica e per sostenere la richiesta di medicinali e ai sanitari che affiancano gratuitamente l’operato della Caritas quotidianamente, se ne sono aggiunti altri che hanno deciso di supportare l’opera di accoglienza che si sta muovendo sul nostro territorio.
“Inoltre – continua don Enzo – alla luce della Nota diffusa dal Ministero dell’Istruzione, avente come oggetto l’Accoglienza scolastica degli studenti ucraini esuli, ci stiamo adoperando per riportare a scuola i bambini che abbiamo accolto, per permettergli il proseguimento, per quanto possibile, del percorso educativo e formativo e ritrovare un momento di normalità nel dramma che stanno vivendo”.
Per chi volesse offrire il proprio contributo o dare disponibilità negli aiuti è possibile rivolgersi al centro accoglienza della Caritas della propria città.
Ma come si muove la macchina dell’accoglienza in queste situazioni di emergenza senza rischiare di calpestarsi i piedi negli interventi?
“Ci stiamo muovendo secondo il Protocollo del ministero dell’Interno, del ministero della Salute e in stretta collaborazione con la Prefettura di Salerno. Tutte le persone che accogliamo si sottopongono al tampone Covid-19 e a ciascuno è assegnato, come normale procedura con gli stranieri che si presentano per richiedere prestazioni sanitarie, un “Codice Identificativo Regionale a sigla STP” (Straniero Temporaneamente Presente), che viene rilasciato dalla struttura Sanitaria”.