Lo street artist napoletano “Raffo ART” si è fatto ispirare dal cibo e ha creato un murales all’ingresso dell’Università dei Gusti e dei Saperi (ubicata in provincia di Napoli, precisamente a Sant’Anastasia). Il cibo è un linguaggio universale, fra i più potenti al mondo, mentre la street art è una forma comunicativa intrisa di messaggi sociali. In questo caso street art e cucina si uniscono contro il conflitto che affligge da più di un mese l’Ucraina.
“In cucina noi troviamo le nostre tradizioni, la nostra infanzia, la nostra cultura. La tavola unisce i popoli, e per noi italiani è un orgoglio che va sopra a qualsiasi ideologia o confine . Arte-cibo-società sono un trinomio vincente! – afferma la dirigenza della scuola – Abbiamo convocato Raffo innanzitutto per dimostrare che la cucina e l’arte sono due discipline molto vicine tra loro, anzi l’una può essere d’ispirazione per l’altra. Poi gli abbiamo chiesto, attraverso la sua opera e la nostra scuola, di lanciare un messaggio di pace a favore della fine della guerra attualmente in corso in Ucraina; richiesta che lui ha accolto aggiungendo a tutti quelli che sono gli “ingredienti” del nostro progetto formativo e, più in generale, dei sapori e dello scibile umano il simbolo della pace e i colori della bandiera del paese dell’Europa Orientale brutalmente attaccato da Putin”.
Raffaele Liuzzi, in arte “Raffo “, è un famoso street artist napoletano, molto noto per i ritratti murali dipinti in onore a Bud Spencer, Maradona, Gigi Proietti, Armine Harutyunian (la modella di Gucci tanto criticata perché non rappresenterebbe i canoni di bellezza classici). Nato nei Quartieri Spagnoli e cresciuto nella dura periferia di Ponticelli, creativo e all’avanguardia, oggi utilizza i muri che gli hanno fatto da “trampolino” nella sua carriera lavorativa come fionde per lanciare messaggi sociali.
L’Università dei Gusti e dei Saperi è nata nel 2019 per volontà di imprenditori già attivi nel campo della formazione e dell’enogastronomia, che hanno voluto creare un polo didattico rivolto (senza discriminazioni di razza, età, condizione sociale) a coloro che intendono lavorare nell’affascinante, ma complesso, mondo del food.