Nel quadro della strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni illeciti intrapresa dalla Direzione Distrettuale di Salerno, nella mattinata odierna, ufficiali della Polizia Giudiziaria hanno dato formale pubblicità mediante trascrizione nei pubblici registri a ulteriori beni oggetto della misura di prevenzione patrimoniale già disposta il 10 febbraio scorso dal Tribunale di Salerno – Sezione Misure di Prevenzione, ed eseguita il successivo 23 febbraio, nei confronti di un imprenditore dell’agro nocerino sarnese, M.A. attivo da circa 25 anni nel settore dei trasporti e della logistica.
Gli approfondimenti investigativi di natura patrimoniale effettuati successivamente all’esecuzione della misura patrimoniale hanno infatti consentito di individuare che una delle società sottoposte a sequestro era proprietaria di ulteriori 800 mezzi d’opera tra autoarticolati e rimorchi, nonchè di 20 immobili per un valore di oltre 80 milioni di euro.
L’originario provvedimenti di prevenzione ablatorio, emesso all’esito di una complessa e articolata attività di indagine, aveva riguardato il complesso dei beni del citato imprenditore, per un valore di oltre 200 milioni di euro, ritenuti provento di una pluralità di reati fiscali, consumati, per circa 25 anni, grazie al concorso di familiari e terzi compiacenti e mediante il ricorso a innumerevoli condotte illecite quali la fraudolenta sottrazione al pagamento delle imposte, l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, l’appropriazione indebita, la bancarotta fraudolenta e l’intestazione fittizia di beni a terze persone.
Secondo quanto ritenuto dalla Sezione Misure di Prevenzione, le indagini, avviate nel 2016 a carico di esponenti del clan “Serino”, hanno evidenziato la spiccata pericolosità sociale del proposto, individuato quale perno di un complesso sistema economico finanziario di natura criminale basato su un meccanismo seriale, fraudolento e articolato, finalizzato alla distrazione ed evasione fiscale di enormi somme di denaro.