È finita. Forse no, perché non riesco a lasciare il “seggiolone”. I politici italiani e locali hanno il vizio di non capire mai quando uscire di scena. E se lo fanno è quando sono costretti a uscire dalla porta per clamorosi tonfi politici o giudiziari .
All’inizio si candidano e promettono di rendere il mondo un posto migliore. Poi riescono ad attirare un forte consenso sulla loro persona, riuscendo a ricoprire cariche sempre più importanti. E alla fine, se sono fortunati, riescono anche a governare. Almeno per un po’. Ma quando si tratta di lasciare il potere o la scena ad altri protagonisti non sanno come e quando scomparire. Annunciano il ritiro dalla politica, dicono di voler stare di più con la famiglia, di godersi i nipoti, di voler tornare a fare il loro mestiere o di girare il mondo. Ma poi tornano sempre, in un modo o nell’altro. Perché quando si tratta di ritirarsi a vita privata non esiste destra , sinistra e civismo. Il vizio dei politici italiani è sempre lo stesso: fare un passo indietro solo per prendere la rincorsa e tornare di nuovo sulla scena politica. O se va male, sulla scena e basta. Si contano sulle dita d’una mano i politici che si sono ritirati a vita privata senza avere un doppio interesse…