La “riforma” della Scuola procede : piccole nudge, spinte gentili, a tratti affettuose, aperture e dilatazioni, che sembrano risposte a bisogni storici. Un esempio, tra tanti possibili, è l’introduzione del docente specialista di Educazione Fisica alla Primaria.
Se ne sentiva il bisogno? Certamente è un’opportunità, soprattutto occupazionale. Ad organico invariato? Pare sarà in compresenza nelle classi a tempo pieno, in orario aggiuntivo in quelle a “tempo normale” .
Poi quando si dovrà organizzare, si vedrà bene come fare. Torna l’esigenza del docente specialista: figura fondamentale per l’insegnamento dell’Inglese d’antan, poi “superato” dall’affidamento della disciplina alle docenti della scuola primaria, con le ricadute che sono sotto gli occhi di alcuni. Se vuoi capire che cos’è la resilienza, devi parlare con le maestre. Metti il docente specialista, togli il docente specialista, togli i moduli disciplinaristi ( che funzionavano) , metti il maestro unico ( ma non troppo), metti i voti, togli i voti.
Le maestre “assorbono” tutto , masticano e “risputano” : quando non c’erano gli omogeneizzati, nelle case dei poveri si faceva così. E’ un plauso il mio , spero sia chiaro.
In ogni caso, le maestre cercano di insegnare i fondamentali, ma devono trovare i tempi, i modi e gli spazi, ogni giorno, più volte al giorno, sempre sperando che non succeda null’altro. Ora che accadrà dove le palestre non ci sono o sono inagibili? Immagino che sarà un ulteriore sforzo “made in Sud” . Dove ci sono le “strutture” un arricchimento, dove non ci sono, un sovraccarico e un ‘invenzione organizzativa che differenzierà impatti ed esiti.
Ragiono , lo so, per categorie novecentesche, ma non riesco a non pensare che l’opportunità diventi un problema.
Da noi, il tempo pieno non è mai decollato per molteplici ragioni . Ergo si faranno “ore in più” . Senza palestra? Senza palestra. Vabbè, si inizierà con le quinte, poi di anno in anno si andrà a regime. I bambini nati quest’anno, che faranno la prima tra sei anni forse troveranno il docente specialista e la palestra. In sei anni , con il PNRR , le palestre si faranno? Se andiamo a vedere i nati nel 2022 all’Anagrafe di Pagani, forse scopriremo che non ci sarà bisogno. Non è che vogliamo “controllare” ? Giusto per verificare che il taglio ai finanziamenti per l’istruzione è una “conseguenza lungimirante”