
Adinolfi Giovanni, Antonelli Domenico, Avagliano Domenico (Mimmo), Califano Senise, De Marinis Pasquale, Di Domenico Vincenzo, Ingenito Vincenza (Enza), Oliva Teresa, Pannullo Francesco, Patrone Antonio, Polichetti Giuseppina (Pina), Trezza Luisa: sono i 12 “sindaci” che accompagnano il candidato a sindaco Gerardo Adinolfi, sintesi di Rocca Futura.
Comizio a mezzogiorno di domenica, fa caldo ma non si scoraggiano i simpatizzanti e i convintissimi di Rocca Futura, che preferiscono il comizio al mare. Inizia Pina Polichetti; “Non c’interessano pettegolezzi e dicerie, siamo qui per ribadire la nostra piena convinzione nella svolta possibile con Rocca Futura. Ci sono tante idee e tanti progetti, per la scuola e per i giovani, per il sociale e per i servizi alla persona”. Poi tocca ad Antonio Patrone: “A Rocca deve tornare la cultura, con manifestazione di spessore e di qualità, la nostra realtà non merita l’etichetta di dormitorio”. Segue Mimmo Avagliano: “L’acqua pubblica ? Sento troppe speculazioni in giro, noi proseguiremo la battaglia di questi anni ma nello stesso tempo siamo intenzionati a garantire l’acqua 24 ore su 24 a tutta la cittadinanza, è un punto fermo del nostro impegno. Luisa Trezza non usa mezzi termini: “Legalità ? Roba sconosciuta all’amministrazione uscente, tutti ricordiamo la vicenda di Parco Antonietta e dell’intervento immediato del Tribunale di Nocera Inferiore. Il Centro Sociale ? Qualcuno dovrebbe spiegare il motivo della chiusura per quattro anni e mezzo. I fondi da sfruttare ? In altri comuni vicini arrivano in gran continuità, qui no, c’è solo incapacità”. Pannullo e l’altro Adinolfi chiedono svolte su vari fronti, dagli impianti sportivi alla possibilità di riavere una Roccapiemonte veramente vivibile. Poi tocca al candidato sindaco: “Ci dicono che abbiamo fatto una lista di 12 sindaci ? Per noi non è offesa, è un complimento, vuol dire che abbiamo fatto il pieno di persone in gamba, competenti e motivate. Ci dicono che gli abbiamo scippato Di Domenico ? Tornerà dall’America tra qualche giorno e chiarirà che è sempre stato dalla nostra parte. Devo ricordare, invece, il caso Galotto ? La vera novità siamo noi, la gente l’ha compreso e lo dico ad alta voce, così sente meglio che si nasconde da qualche parte per ascoltare i nostri comizi…”