Presente nella prima stesura, non nella seconda approvata in consiglio. Cosa ? La modifica mai arrivata: presidenza del Consiglio Comunale all’opposizione per regolamento. Quindi, in teoria, tutti candidabili. La stesura finale delle modifiche regolamentari, approvata poco tempo fa in aula, non ha tenuto conto del primo impulso, ovvero della voglia di assicurare un presidente di garanzia rafforzata. In quei giorni e in quelle sedute, due schieramenti in materia all’interno della maggioranza: il presidente in carica Fausto De Nicola sosteneva la necessità di un presidente del consiglio comunale appartenente alla maggioranza, a metà strada tra esigenze tecniche e politiche (ricordiamo che il Presidente pur declinandosi come figura istituzionale vota e col suo voto può essere determinante in caso di maggioranza scricchiolanti), il sindaco di oggi Paolo De Maio invece sosteneva la necessità di una figura di garanzia in assoluto (quindi non per forza proveniente dai banchi di maggioranza). La questione si proporrà a breve, quando sarà tempo di primo consiglio comunale, convocato e presieduto dal giovane Peppe Arena (figlio d’arte) in qualità di consigliere “anziano”, cioè il più votato (5 anni fa, il più votato Antonio Alfano lasciò il compito proprio a De Maio nella seduta che provvide ad eleggere De Nicola). L’intenzione della maggioranza, pur senza vincolo di regolamento, potrebbe essere quella di indicare una figura qualificata e competente dell’opposizione, l’identikit porterebbe secondo indiscrezioni a Tonia Lanzetta (accetterebbe in tal caso ?). Dall’opposizione, sponda D’Alessandro è arrivata, paradossalmente ma non troppo, la candidatura del giovane Arena (Pd). La tesi di Giovanni D’Alessandro, che ha contestualmente annunciato la ferma volontà di rimanere a Nocera e di fondare l’associazione-laboratorio Cittadini dell’Agro: “L’elettorato l’ha premiato con un numero altisonante di preferenze, bisogna tenerne conto quando si dovrà scegliere e votare il Presidente”. Ricordiamo che per le prime due votazioni occorrerà la maggioranza qualificata (i due terzi dei consiglieri) mentre dalla terza basterà la maggioranza semplice (metà più uno). I presidenti nelle scorse consigliature sono stati Ciccio Pagano, Maria Teresa Casalino, Antonio Contursi, Enrico Esposito, Guido Tafuro e Fausto De Nicola.
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