Del Castello si è parlato e scritto tanto, meno rappresentata invece la storia del Castello nel periodo in cui è stato abitato dall’ultima famiglia proprietaria che ha completato la struttura. L’antico maniero fu acquistato dal Comm. Annibale Fienga, Sindaco di Scafati, a fine ‘800.
Annibale, sposato con la Contessa Guglielmina D’Amelia (suo lo stemma araldico raffigurato all’ingresso del Palazzo) era un imprenditore impegnato nell’industria molitoria ed era proprietario di pastifici ed altri fabbricati storici. Franz Fienga, erede di Annibale, nel 1908 sposò Amalia Salvia e padrino del matrimonio fu Enrico De Nicola che nel 1948 divenne il Primo Presidente della Repubblica Italiana. Nel 1910 e nel 1912, in occasione della nascita dei due figli (Annibale ed Ernesto), Franz fece piantare nel giardino del Castello due alberi di pino tuttora in vita, vicini alla voliera. Franz completò il complesso residenziale del Parco Fienga nel 1923. In seguito, adibì un’intera ala del Palazzo ad esposizione di numerosi reperti archeologici, essendo appassionato di archeologia e collezionismo e avendo finanziato numerose spedizioni in siti italiani ed esteri. L’intera collezione che comprendeva circa 5.000pezzi tra vasi, urne cinerarie egiziane e bronzi etruschi, circa 25.000 reperti numismatici ed armi ed armature medievali a cui contribuì per la catalogazione il prof. Lehman che si trasferirà al Metropolitan Museum di New York, era nota tra gli appassionati del settore ed era citata nella Guida Touring Club e nella Treccani dell’epoca. In quel periodo il Castello del Parco fu meta di diverse autorità dell’epoca che frequentavano la famiglia Fienga tra cui il Duca Amedeo D’Aosta, il Principe Umberto di Savoia e Re Vittorio Emanuele III di Savoia.
Ernesto Fienga, secondogenito di Franz sposò Marghit Szeley, artista di origini ungheresi. Dal matrimonio nacquero nel 1943 Francesco, prematuramente scomparso nel 2010 e nel 1944 Annibale Fienga, padre di Alessandro che si sposerà sabato 13 giugno sul Castello. Ernesto Fienga, molto legato al tessuto sociale di Nocera inferiore, fu Presidente dell’Ospedale Civile e finanziò diverse opere di carattere benefico come ad esempio la ristrutturazione del Convento di S. Anna, mentre il fratello Annibale, nel biennio 1943 – 1945, ricoprì la carica di Presidente della società Calcio Napoli. C’è un aneddoto che ci ha raccontato Alessandro Fienga. Nel 1944 sua nonna Marghit, restata sola nel Palazzo in quanto il marito Ernesto era impegnato fuori città, vide presentarsi al Castello un Generale delle forze di liberazione USA che voleva sequestrare il Castello per stabilirci il proprio quartier generale. Marghit, con estrema lucidità e per proteggere i reperti archeologici, non si oppose ma fece notare che tra gli occupanti della residenza vi erano stati dei recenti casi di tifo ( notizia ovviamente falsa). Il Generale intimorito abbandonò subito l’idea di occupazione. La famiglia Fienga visse su al Castello fino ai primi anni ‘60 .