È vergognoso che ancora ad oggi, luglio 2022 si debba parlare di un problema che doveva essere risolto molto tempo fa. Stiamo parlando dello spreco di acqua che sia in italia che all’estero interessa un po’ tutti quanti ormai. L’acqua potabile, come tutti sappiamo, è preziosissima, ma in italia ne sprechiamo ancora troppa. La dispersione idrica in Italia, si aggira attorno al 40% ( su cento litri immessi nella rete idrica nazionale, quaranta li perdiamo nel tragitto), e siamo anche i primi in Europa per acqua erogata.
Premettendo che questa risorsa si rinnova grazie al ciclo dell’acqua, c’è da dire che, purtroppo, se si continua così, si arriverà ad un punto in cui la natura non sarà più in grado a sostenere la domanda del prodotto e molte persone si troveranno ad affrontare problemi molto seri come carenza di acqua e la conseguente carenza di cibo.
La disponibilità di acqua potabile sta diminuendo, e questo è dovuto principalmente agli sprechi che tutti i giorni si fanno. È paradossale dire questo quando poi il nostro pianeta viene chiamato PIANETA BLU. Purtroppo di tutta l’acqua che presente sul nostro pianeta, solo una piccola parte è dolce, e quindi potabile. Infatti circa il 94% dell’acqua in natura, è salata.
Entro il 2025, metà della popolazione mondiale vivrà in aree sottoposte a stress idrico. A dirlo è l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Una possibile soluzione per risolvere questo problema potrebbe essere quella di dissalare l’acqua marina, cioè togliere il sale (principalmente cloruro di sodio) al suo interno per renderla dolce. D’altronde, gli oceani costituiscono il 94% dell’acqua presente sulla Terra, e usarne anche solo una minima parte per dissetare la popolazione mondiale potrebbe essere un’ottima soluzione. Perché allora questa pratica è ancora così poco diffusa?
La dissalazione (o desalinizzazione) è un processo che permette di ridurre o eliminare totalmente i sali presenti all’interno dell’acqua di mare o salmastra, rendendola potabile o adatta a scopi agricoli e industriali. Questo processo può essere fatto togliendo l’acqua dai sali (distillazione) o togliendo i sali dall’acqua (osmosi inversa).
Purtroppo da questi processi derivano anche dei prodotti di scarto, alcuni dei quali tossici come la salamoia. Al giorno d’oggi purtroppo non esistono metodi di riciclaggio di questi prodotti di scarto e forse questo è una delle motivazioni per cui questo metodo non è molto frequente.
Una delle soluzioni migliori per ovviare a questo problema è fare attenzione a come si consuma l’acqua ogni giorno. In più una delle armi migliori, resta quella di insegnare a propri figli a non sprecare l’acqua