Cosa spinge in una caldissima domenica di luglio tanta gente di Angri a sfilare, mettere striscioni e protestare con una marcia che dall’Avagliana ha condotto la truppa fino alla sede comunale ? La rabbia, la voglia di dire basta, la possibilità di condizioni di vita e di ambiente decisamente migliori delle attuali.
Il problema si trascina da troppo tempo, tante volte è stato messo in evidenza, mai risolto, solo promesse e timidissimi approcci d’intervento. Allora niente domenica di mare ma domenica di cittadinanza attiva e dolente allo stesso tempo. Non bastano gli stupri ambientali di pseudo-imprenditori che sversano illegalmente e impunemente (dove sono le istituzioni? Nonostante le nostre tante denunce?) nel fiume Sarno e nei suoi affluenti, causando morte da cancro e malattie neuro-degenerative, ma c’p anche l’immenso disagio di vederci allagare puntualmente in occasione dei primi 5 minuti di pioggia.