Diciannove anni, un sorriso caldo e timido come quel sole che gioca a nascondino con le nuvole, una passione per i manga ed il judo, Alessio è uno studente dell’Alberghiero Enzo Ferrari di Battipaglia affetto dallo spettro autistico ad alta funzionalità che stamane – con mamma Lucia, papà Marco, la sorellina ed il presidente di SOS antiracket antiusura Tommaso Battaglini – è in viaggio verso Reggio Calabria per vivere più di due settimane di apprendistato con Chef Filippo Cogliandro.
“Cucinare è come realizzare un meraviglioso viaggio dei sensi attraverso i prodotti offerti dal nostro mare e dalla nostra terra”, e quello di Alessio è un viaggio esperienzale che mette le ali ad un disturbo – l’autismo – troppe volte relegato agli angoli angusti delle stanze del non-posso-farlo. Alessio ha conosciuto chef Cogliandro, talento cristallino della cucina del territorio ed ambasciatore antiracket nel mondo, più di un anno fa partecipando al progetto “Scuola di Comunità – Educare alla socialità, comincia dal campo” iniziato nel marzo del 2019 e che ha visto il coinvolgimento degli studenti scelti all’interno del ProfAgri, IIS E. Ferrari e IIS Cenni Marconi, produttori locali, l’Associazione SOS Antiraket AntiUsura, Storiedipane e DaZero.
Oggi Alessio ha ripreso quel gomitolo di vita srotolato durante il progetto e lo ha messo in tasca per portarlo con sé fino a Reggio Calabria dove per diverse settimane sarà ai fornelli, fianco a fianco, con lo chef.
Quella di Alessio è una bella storia. Una di quelle che la racconti e ti batte il cuore.
Una di quelle che ti sposta l’asse della vita verso nuovi pianeti e valori, che prende a schiaffi finte certezze e feticci sociali arroccati nei luoghi comuni. Quella di Alessio, è una storia che profuma di buono.
Il progetto “Scuola di Comunità Comincia dal Campo”, coordinato da Maria Teresa Scarpa, è stato presentato nel 2019 dalla Pro Loco SviluppoAgropoli con un partenariato a cui hanno aderito l’Associazione S.O.S. Antiracket Antiusura -Salerno APS, le società Zero srl e Storie di Pane oltre a cinque istituti di scuola superiore della Provincia di Salerno: l’IIS Ferrari (Battipaglia), il ProfAgri (con le sedi di Battipaglia e Capaccio), l’IIS Della Corte Vanvitelli (Cava dei Tirreni) e l’IIS Cenni-Marconi (Vallo della Lucania). Nel 2019 gli studenti sono stati avviati alla scoperta delle proprie radici e del territorio cui appartengono attraverso l’educazione sensoriale. Hanno incontrato i produttori in classe e con loro hanno imparato a degustare prodotti unici, elementi della Dieta Mediterranea.
Alla ripresa delle attività nel 2021, gli studenti hanno avviato staffetta di lavoro che ha visto il passaggio da un Istituto all’altro delle tessere di un puzzle: i ragazzi dell’Istituto della Corte Vanvitelli (indirizzo grafica e comunicazione) hanno sviluppato un piano di comunicazione per il ProfAgri, mentre gli studenti dell’Agrario hanno raccontato la loro esperienza con le materie prime lasciando ai colleghi dell’Alberghiero il compito di creare un menù ispirato alla Dieta Mediterranea da sottoporre a quelli del Cenni-Marconi impegnati, invece, a predisporre un business plan per start up innovative. Ogni progetto è stato un tassello che si è incastrato con il lavoro fatto nelle diverse scuole. Il percorso tracciato è partito dalla conoscenza delle proprie radici, del territorio riscoperto dagli studenti come risorsa attraverso la filiera corta agroalimentare. Da un’attività produttiva in grado di creare economia e di fare impresa, i ragazzi hanno affrontato il tema della legalità attraverso la protezione delle eccellenze dei marchi DOP, IGP, etc. dai tentativi di contraffazione e la protezione delle piccole e medie imprese dai tentativi di usura ed estorsione sino ad arrivare al vero e proprio management dell’impresa, attraverso l’accesso ai finanziamenti (consorzi fidi, rapporto con la banca, solo per citarne alcuni).
Insieme allo chef Cogliandro, ambasciatore calabrese nel mondo della lotta al racket, tutto il buono della terra è stato maneggiato, interpretato e servito in tavola attraverso il menù presentato alla Cena della Legalità di fine aprile scorso