Ci perdoni, Scalfari buonanima, se in parte usiamo il titolo di un suo noto libro. Il primo consiglio comunale dell’era De Maio è durato 9 0re: ingresso alle 10 del mattino, uscita alle 19. In aula si spargevano ipotesi inquietanti: Mattarella scioglieva camere e ghiacci. La maggioranza: Ferrigno portavoce per esperienza ma con qualche passaggio a vuoto, Petrosino bene nel giorno del ritorno, tra i giovani poco da segnalare, tra i giovanissimi interessante discorso della Granato. Poi tante auto-biografie che francamente hanno allungato i tempi a dismisura. L’opposizione: ancora in compagna elettorale Romano, che è passato nel giro di (molte) ore dalla discussione del metodo per l’elezione del presidente ad etichettare come volgare una replica del sindaco (basata sulla tortuosa vicenda Vi.Sa.) e al ritirare la proposta di collaborazione responsabile da fronte opposto. Iannello è parso più moderato e allo stesso tempo sornione, D’Acunzi battutista (la visione di città sua non l’abbiamo capita mentre c’ha fatto sorridere la sciabolata nei confronti di Alfano e Ferrigno, per lui rappresentanti del centro-destra nell’ambito del centro-sinistra-civico (tanto per complicarsi la vita). Lanzetta, attenzione: attende al varco, senza fretta, la nuova amministrazione. Nessuna preclusione, senso dell’istituzione ma anche interrogazioni già pronte su tanti problemi. Ulteriore scatto in avanti di chi ha scelto di tenersi lontanissimo dai partiti (di questi tempi, la scelta migliore). Di Odoroso e D’Alessandro non abbiamo capito il voto finale sulle linee programmatiche: l’astensione, non il voto contrario. Nota di merito a margine per Sellitto, che ha riconosciuto il gran lavoro dell’informazione. Per il resto l’accoppiata alla presidenza e alla vice presidenza Alfano-Ferrara andrà collaudata col trascorrere dei mesi e dei consigli comunali, auguri ai Passionisti per Nocera (a proposito, Passero faccia attenzione a certe definizioni). Del sindaco Paolo De Maio non ci piacciono le smorfie mentre è interessante il modo di distaccarsi, non velocemente, dal passato recente: non lo ammette ma in fondo il cambio di marcia e di atteggiamenti può fare la differenza. Le parole sono pietre, miliari o emiliane dipende da chi li pronuncia: notati e appuntati strafalcioni grammaticali (studiate, giovani, studiate). In quanto ai look, da brividi giacca, cravatta, pantalone intonato ma scarpa priva di calzino.
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