Questo è quanto emerge dall’ultima mappatura elaborata da YouTrend in partnership con Cattaneo Zanetto & Co, basata sulla legge elettorale in vigore e sull’ultimo sondaggio Quorum/YouTrend per Sky TG24″.
“Se il centrodestra a livello nazionale è avanti, sono ancora numerosi i territori dove la coalizione favorita è incerta o in bilico, a volte per pochissimi voti. Poiché il Rosatellum prevede che nei collegi elettorali i candidati possono essere sostenuti da coalizioni, queste ultime sono determinanti. Per questo motivo sono stati considerati tre scenari: nello scenario A il PD e le forze di sinistra sono alleati con i centristi ma non con i 5 Stelle, nel B non sono alleati né con i centristi né con i 5 Stelle e nel C sono alleati con i 5 Stelle ma non con i centristi”.
“Ad oggi sono fino a 67 (43 alla Camera e 24 al Senato nello scenario C) i collegi uninominali contendibili dalle coalizioni in campo in base alle alleanze con cui si andrà alle urne: aree del Paese con storie e caratteristiche sociali molto diverse fra loro, accomunate dall’estrema incertezza dell’esito elettorale.
Si va dal collegio di Sesto San Giovanni, con l’ex Stalingrado d’Italia della periferia milanese che sarebbe contendibile se il Partito Democratico allargasse la sua coalizione a sinistra e centristi, fino al collegio di Ragusa, che vedrebbe un testa a testa se al centrodestra si contrapponesse un’alleanza giallo-rossa con centrosinistra e Movimento 5 Stelle alleati.
L’esempio forse più eclatante è il collegio di Giugliano in Campania, che in caso di tre poli – con i pentastellati a correre da soli – sarebbe alla portata di tutte e tre le coalizioni: è il collegio più contendibile d’Italia, in questo scenario. E poi ci sono collegi uninominali che sono contendibili in tutti e tre gli schemi di alleanza ipotizzati: Forlì, Ancona e Pisa, ma anche i collegi urbani di Roma-Fiumicino e Torino Nord sarebbero sul filo qualunque siano le alleanze fra le liste”.
“Insomma, i territori in bilico cambiano in base allo scenario – prosegue Youtrend – ma restano comunque decisivi, tanto da poter spostare l’esito elettorale da una super-maggioranza di centrodestra a un Parlamento ingovernabile senza alcuna coalizione che ottiene una maggioranza. Il risultato del prossimo 25 settembre dipenderanno molto da chi conquisterà i collegi uninominali contendibili”.