L’annunciata sospensione della tratta Fs Torre Annunziata- Nocera Inferiore, prevista dal 28 agosto al 30 ottobre, periodo di pieno riavvio delle attività lavorative e scolastiche, genererà non pochi problemi per la mobilità di lavoratori, studenti e utenti. Così scrive il Comitato Etica Vivibilità e Salute, coordinato da Agostino Ingenito – Occorre vigilare per ridurre al minimo i disagi, accertarsi che i lavori ritenuti indifferibili siano in grado di rispondere anche alle esigenze di manutenzione delle stazioni, e non solo per il marciapiede da adeguare ai treni jazz. Lavori che dovevano essere fatti già da alcuni anni tenuto conto della messa in esercizio di tali convogli finanziati con copiose risorse europee .
Per le stazioni dell’Agro c’è un problema atavico che attiene gli insicuri e pericolosi passaggi a livelli, ancora attivi malgrado leggi ormai trentennali e risorse che dovevano servire per ridurli con la realizzazione di sottopassi e passaggi pedonali. Fra l’altro le infrastrutture sinora realizzate, risultano, in alcuni casi, inadeguate rispetto alla conformazione territoriale con progetti esecutivi ormai desueti . Alcuni sottopassi, come ad Angri, subiscono allagamenti e c’è una carenza per il passaggio pedonale. Gli ultimi incidenti con il decesso di due persone a Nocera, come i casi di suicidio pure avvenuti, palesano l’insicurezza del tratto ferroviario che non è vigilato. Non va bene neppure per il decoro con stazioni e binari inutilizzati ormai infestati da vegetazione spontanea, come pure per treni e vagoni abbandonati nelle stazioni di Torre Annunziata come di Santa Maria la Bruna. C’è poi da cambiare passo per la gestione dei frequenti crolli di palazzi lungo i binari. Non è possibile che non si attui una azione amministrativa che consenta a Trenitalia regionale di derogare e sostituirsi agli enti per ordinanze e messa in sicurezza in danno dei proprietari. I tanti stop degli ultimi due anni hanno generato non poche problematiche di mobilità. Va migliorato anche il contratto tpl con risorse da investire di più sui servizi agli utenti come pure gli accordi con le aziende di mobilità alternativa.
Spesso Trenitalia regionale non riesce a dialogare tempestivamente anche con aziende di trasporto pubblico che pure potrebbero lavorare più in sinergia. Le stazioni e le aree circostanti sono spesso, soprattutto di notte, utilizzare per raid è vandalismo. Per la gestione delle corse, la scelta di utilizzare solo la cosiddetta metropolitana, rende complicata la vita di tanti pendolari lavoratori che vorrebbero dei treni che in alcune fasce svolgano collegamenti diretti. Basterebbe fare un’analisi dei flussi mediante abbonamenti per sperimentare un tipo di corsa speciale. Nessuno mette in dubbio il miglioramento del tratto, con treni moderni e giovane personale ma occorre una più strutturata azione di coordinamento per manutenzioni e gestione dei servizi e un’interazione con il territorio coinvolgendo i sindaci ed anche una vasta rete di associazioni che potrebbero gestire spazi inutilizzati, garantendo così interazione sociale e maggiore controllo.