Come si può pensare di andare a votare il 25 settembre? Chi? E perché? Ho sempre votato: considero mio dovere e diritto farlo.Talvolta, comprendo di più e meglio quel vasto mondo di italiani che si astengono. Dobbiamo scegliere, senza partigianeria. Siamo il popolo sovrano.
Non è più possibile assistere in politica ad una continua declamazione urlata di idee discontinue e sconnesse: la mediocrità che ci assalta e pretende il voto , con disinvoltura dice tutto e fa l’esatto contrario.
Sono persone piccole, prive di una qualunque forma di ideologia che li leghi a generazioni passate, a pensieri nobili e meditati. L’incoerenza caratterizza questi personaggi che vogliono il potere a tutti i costi: il bene collettivo?
Per essi è roba da ridere, al più da usare per carpire il voto.
Hanno costruito una sorta di bizzarria matematica che traccia rotte sinuose e capricciose: infine, anche essi ne sono prigionieri. Pagheremo un prezzo alto. Prima i poveri e le classi medie. Poi toccherà anche a chi ha costruito tutto ciò: le élite economiche e culturali. Siamo ad un bivio. Quale strada seguire?