Al via il deposito al Viminale, per ora circa una ventina. Ma l’ordine sulla scheda sarà deciso da un sorteggio.
Inizia con la corsa al deposito dei simboli l’iter ufficiale che porterà alle urne l’Italia il 25 settembre. I contrassegni depositati nel primo dei tre giorni dedicati al deposito al Viminale sono oltre 50: a vincere il rush il Partito liberale Italiano, ma si scoprirà poi che non è l’originale perchè è stata un ex iscritta a presentarlo, seguito dal Maie (Movimento associativo italiani all’estero) e il Sacro Romano Impero cattolico. A decidere però il posto ‘in prima fila’ sulla scheda elettorale sarà, dopo la dichiarazione di ammissibilità, un sorteggio.
Per la Lega il senatore Roberto Calderoli che si auspica questo sia “il primo passo per andare a vincere”. Poi Clemente Mastella, col contrassegno ‘Noi di Centro’, che rivendica di essere Dc doc, “l’ultimo erede, ancora presente nelle istituzioni democratiche, dei valori della Democrazia Cristiana” non come “Calenda o Renzi, che sono addirittura Macroniani”. Ma nella giornata si contano almeno altri due simboli della vecchia Dc, a dimostrazione che il centro è un campo con quotazioni in ascesa. Evocato da Mastella arriva poi anche il simbolo del terzo polo, con Azione e Italia Viva, stato presentato dal vicesegretario del partito di Carlo Calenda. Affisso nella prima giornata in bacheca il simbolo della lista di Forza Italia-Berlusconi presidente, depositato dal questore della Camera di FI, Gregorio Fontana che ha poi confermato che la coalizione di centrodestra sarà composta da 4 forze: FI, FdI, Lega e lo schieramento di centro arrivato poi a presentare il simbolo di ‘Noi Moderati’ con lo scudo crociato della Dc, anche qui, e la scritta Libertas. Il capo politico della formazione che fonde in se’ ‘Noi con l’Italia di Maurizio Lupi’, Italia al centro di Toti e Coraggio Italia di Brugnaro, sarà Maurizio Lupi.
Presente anche l’ex M5s Dino Giarrusso con il suo simbolo ‘Sud chiama nord’ simile a quello di ‘De Luca sindaco d’Italia – Sud chiama nord’, la formazione dell’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione Siciliana. Mario Adinolfi e Simone Di Stefano, ex leader di CasaPound, sono arrivati a metà pomeriggio con La lista che si chiamerà ‘Alternativa per l’Italia – No Green Pass’.
Una lista anche per Forza Nuova, col simbolo di Alliance fo peace e Freedom, è stata presentata da Roberto Fiore. A solcare le porte del Viminale, quasi allo scadere della giornata, Bruno Tabacci assieme al ministro degli Esteri Luigi Di Maio con il simbolo di Impegno Civico.
Come sempre non sono mancate le stravaganze: dal Partito della Follia, nuova creatura di Dr Seduction, già presente in alcune tornate elettorali amministrative con il Partito delle Buone Maniere, a Free, un gruppo di comitati civici, che si fa raffigurare da un uomo che dà un calcio a Pinocchio. Il programma? “Difendere la Costituzione dalle bugie”. Immancabili il generale Antonio Pappalardo, leader dei Gilet Arancioni, in veste pacifista, e il Movimento dei Forconi. C’è la ‘ghigliottina’ del simbolo di Rivoluzione Sanitaria di Panzironi, quello della dieta curativa, il gatto stilizzato della lista ‘Naturalismo’ e la donna-albero nel contrassegno di Vita della deputata Sara Cunial, la pasionaria no vax. Alla fine si contano oltre 50 simboli. Ed è solo la prima giornata.