Il programma “Insieme per un’Italia democratica e progressista” è stato approvato all’unanimità dalla direzione nazionale del Pd. “La nostra direzione oggi discute sulla bozza programmatica” del Pd per le prossime elezioni, aveva detto il segretario Dem, Enrico Letta, intervenendo alla direzione del partito.
Con una lunga relazione in apertura della direzione nazionale, Enrico Letta ha svelato i contenuti del programma con cui il Partito democratico si presenterà alle elezioni politiche del 25 settembre. Una direzione che si è aperta con una lunga standing ovation per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con Letta che ha spiegato: “Il presidenzialismo non è una novità della destra, era presente infatti nella relazione che Giorgio Almirante fece al Congresso di Napoli del Movimento sociale italiano […] Aver voluto mettere dentro il fuoco della campagna elettorale il Quirinale rappresenta un drammatico errore che ha fatto la destra, che ha fatto Silvio Berlusconi”. Nella lettura del segretario del Pd, si tratta di dichiarazioni che non fanno altro che confermare che “siamo di fronte a una scelta storica: o si sta dalla parte della difesa della nostra Costituzione o dalla parte dello stravolgimento della Costituzione”.
In chiusura di relazione, poi tornerà sul punto, analizzando il video con cui Giorgia Meloni si è presentata alla stampa estera: “Noi non permetteremo che l’Italia diventi come l’Ungheria di Orban, che è un punto di riferimento della destra italiana […] Le dichiarazioni di Meloni all’evento di Vox, una formazione con simpatie franchiste, chiariscono come la pensa e qual è il suo orientamento”.
Il programma del Pd per le politiche si chiama Italia 2027 e Letta lo presenterà nelle ultime due settimane di campagna elettorale, con un giro per l’Italia in bus elettrico: “È un gesto simbolico, le tappe saranno scandite dalle infrastrutture che permettono la ricarica dei mezzi elettrici, perché solo in Italia non è possibile andare ovunque con questo tipo di mobilità”. Sul versante green, il Pd intende investire in modo massiccio: “Sviluppo sostenibile, transizione ecologica ed emergenza ambientale sono scommesse importanti e noi siamo gli unici in Italia ad aver votato in modo coerente in questi anni e vogliamo che questi temi siano fondamentali in campagna elettorale”.
Sul versante del lavoro, l’impegno di Letta “è dare più forza ai lavoratori, con una mensilità in più alla fine dell’anno, finanziata dal taglio delle tasse sul lavoro”. C’è il no alla flat tax: “La pagheranno le persone che fanno andare avanti l’Italia ogni giorno, per fare un favore ai miliardari come Berlusconi, gli unici che pagheranno meno tasse”. Allo stesso tempo, conferma l’impegno per il salario minimo e per la lotta alla precarietà.
Nel programma del Pd ci sono poi l’approvazione del ddl Zan e l’introduzione del matrimonio egualitario, dunque con il superamento dell’attuale legislazione sulle unioni civili. Si tratta, spiega il segretario, di una scelta necessaria perché “un paese civile non esclude, non emargina, non ghettizza e le battaglie della comunicata LGBTQI+ sono semplicemente richieste di uguaglianza”. Ed è sul tema dei diritti che Letta si dice certo sia possibile recuperare terreno in campagna elettorale: “I due video spagnoli di Meloni raccontano un’idea dei diritti delle persone che rappresenta un ritorno al passato dell’Italia, ma noi andremo avanti”.
In tale contesto, il Pd rilancerà la proposta sullo ius scholae, così come un impegno per la definizione di una normativa accettabile sul fine vita. Nel programma, poi, si legge che per il Pd è “arrivato il momento di legalizzare l’autoproduzione per uso personale e fare in modo che la cannabis terapeutica sia effettivamente garantita ai pazienti che ne hanno bisogno”.