La sindrome di Tafazzi ? Abusata definizione, però da tener sempre presente. Attacchi al centro-sinistra che non arrivano dal legittimo “nemico” politico: ci mancherebbe, siamo in piena campagna elettorale. Ma arrivano pure dal poco vasto ma dal molto indecifrabile mondo che sta a sinistra del centro-sinistra, finendo quasi sempre fuori dal quadro. Siamo contrari agli appelli alla resistenza: chi vince va a governare e non scorgiamo, di questi tempi, pericoli da destra, nemmeno sul fronte di eventuali interventi in materia di Costituzione. Però rimaniamo sinceramente perplessi davanti al brindisi di Rizzo a Gorbaciov morto, alle prese di posizione di De Magistris e sodali verso il Pd, ad un certo tasso di populismo che fa il paio col populismo avverso. Infine la “dissenteria” degli scontenti: gente che ha comandato per anni e che quando il comando è passato ad altri s’è trasformata in “noi siamo stati gli unici bravi” e oggi pontifica con editoriali e lettere al veleno.
Già, perché tante divisioni? La domanda non ammette indugi anche perché la storia poi ci insegna che di fronte a queste frammentazioni ha sempre vinto l’uomo forte (Robespierre, Napoleone, Stalin, fascisti, i nazisti, i franchisti). Mentre cerco di rimettere insieme le idee per trovare una risposta plausibile e neanche troppo scontata e stupida mi strappa un sorriso il ricordo di Corrado Guzzanti quando, in un suo esilarante spettacolo del 2010, imitava Fausto Bertinotti che ideava una nuova strategia politica: la sparizione della sinistra per via di scissioni. «Negli ultimi tempi – diceva – gli animali di grossa taglia non fanno più paura, quindi bisogna attaccare il nemico per via di microorganismi: scindersi scindersi fino a sparire».
Perché questa eterna tentazione di scissione nella sinistra? Ci sono sempre state le scissioni fin dalla Rivoluzione francese perché si è imposto l’ideale della libertà, che era solo una libertà dei mercati, che ha portato all’individualismo facendo fallire l’ideale dell’uguaglianza. La risposta seria potrebbe essere questa. Ma da qui a giustificare quel che accade nel presente….