Animi tesi a Scafati, il dibattito politico-amministrativo prosegue in queste ore sui social. Ecco l’intervento del sindaco Salvati: Ieri sera ho temuto per l’incolumità dei consiglieri e degli assessori. Un clima di violenza sfociato in offese, cori, lancio di petardi e schiamazzi da parte di un gruppo di tifosi della Scafatese calcio, di associazioni e militanti di partiti legati a consiglieri di minoranza venuti appositamente in consiglio comunale per offendere e denigrare. L’impressione che abbiamo avuto è che fosse tutto organizzato per contestare me e la mia maggioranza facendo passare in secondo piano il voto contrario al bilancio. Noi abbiamo fatto la nostra parte e coerentemente abbiamo garantito i 12 voti favorevoli della maggioranza da me guidata e precisamente quelli dei consiglieri: Ida Brancaccio, Teresa Cirillo, Antonio Carotenuto, Espedito Fontana, Emilio Cirillo, Giovanna Cavallaro, Giovanni Bottone, Pietro Carella, Domenico Acunzo, Luca Maranca, Mario Santocchio e il mio che purtroppo sono stati insufficienti ad approvare il bilancio previsionale che richiedeva 13 voti favorevoli. Domani chiederò un incontro urgente con sua eccellenza il Prefetto di Salerno Francesco Russo per rappresentare la gravità della situazione in un comune già sciolto per due volte per infiltrazione mafiosa. Non ci lasceremo intimidire e continueremo a lavorare fino all’ultimo giorno convinti della bontà del nostro operato. Ringrazio I carabinieri della tenenza di Scafati per aver evitato il peggio. SI al confronto democratico, NO alla violenza.
Ma c’è chi la pensa in modo opposto, scrivendo in piena libertà di coscienza. Si tratta di una cittadina attiva e partecipe alla vita amministrativa e politica della città.
Ha definito quanto successo come guerriglia urbana. Nessuno ha rischiato la propria incolumità, sia chiaro. C’è stata una contestazione da parte dei tifosi della Scafatese fatta di cori, fumogeni e petardi (esplosi all’esterno) e qualche offesa volata a gran voce neanche all’indirizzo del sindaco ma a quello del presidente del Consiglio vittima di body shaming. Di fatto, ancora una volta, sta provando a spostare l’attenzione su altro/i, per non ammettere il totale fallimento della sua Amministrazione. Per non ammettere che ieri, in una sorta di realtà kafkiana tutta di destra (scusa Franz!), è stata portata avanti una discussione che non poteva e doveva essere perché non c’erano i numeri.Ha elemosinato voti per l’approvazione del bilancio – facendo di fatto campagna elettorale – usando la comunicazione istituzionale e parlando del Comunale e il Palamangano. Perché non spiega, sempre il sindaco, cosa intendeva il consigliere Attianese quando uscendo dall’Aula ha urlato: “questo è un ricatto! Vergognatevi!”. A quale ricatto si riferiva il consigliere?