Il mio cuore oggi mi sussurra di presentarvi la mia nemica, mi ha detto di dirvi che non vuole frasi come “mi dispiace” “poverina” “immagino” è molto discreto e non vuole compassione.
Vi presento la mia malattia, non le darò il suo nome non lo merita, alcuni la definiscono “invisibile” certo, non sono loro a soffrirne.
Lei è una nemica invadente e prepotente, qualcuno mi ha detto “fattela amica”, non riesco sono giovane e c’è un conflitto di interesse troppo grande tra noi. Lei è la coinquilina del mio corpo, un giorno in maniera inaspettata e irruente ha aperto la porta senza che io le dessi il permesso, mi ha guardata con aria di sfida e mi ha detto “ci sono anch’io dobbiamo vivere insieme”. Amici le avrei chiuso la porta in faccia con piacere se avessi potuto. Volete sapere la mia reazione a questo spiacevole incontro? Tacito silenzio, mesi trascorsi nel mio guscio come una tartaruga spaventata, ho allontanato tutti, sbagliando inevitabilmente. Ho accettato la mia malattia? No, anch’io non la riconosco, non la voglio ma lei non definisce la mia persona. Io sono sempre la giovane donna testarda e ambiziosa, con un freno a mano che rallenta il mio viaggio quando corro troppo velocemente. Ho pensato tanto al momento in cui avrei presentato al mondo la mia malattia ho pensato perchè vergognarmene o tenerla nascosta?
Sono qui a presentarvi la mia nemica affinché possiate sentirvi meno soli, qualsiasi sia la vostra sofferenza fisica, mentale, passata o attuale non è solo vostra. Magari avete una cicatrice sul petto dettata da una delusione amorosa o da errori passati. Il vostro cuore è rotto per la sofferenza di persone a voi care. Non siete soli! Chiedete aiuto, farsi aiutare non è una vergogna e ve lo dice una persona che quando sta male boom sparisce e poi ritorna quando sta bene! Sbagliato! Non siamo perfetti e le nostre crepe ci rendono stupendi e unici.