Giancarlo Siani fu ucciso 37 anni fa, Ossigeno lo ricorda sul sito “Cercavano la verità” dedicato ai giornalisti uccisi da mafie e terrorismo.Trentasette anni fa, il 23 settembre 1985, a Napoli venne ucciso da due sicari della camorra il cronista del ‘Mattino’ Giancarlo Siani.
Aveva venticinque anni, Siani era un giornalista pubblicista che aspettava di essere assunto regolarmente dal suo giornale, dopo anni di lavoro precario, durante i quali aveva pubblicato in esclusiva importanti notizie sull’evoluzione di alcuni clan camorristici verso il modello mafioso e i legami con Cosa nostra, in particolare quelli dei Nuvoletta e Bardellino.
Fu ucciso per aver fatto queste rivelazioni, come dimostrato da indagini e sentenze. La storia del “giornalista- iornalista”, come viene definito nel film Fortapàsc (2009) di Marco Risi, è ricostruita sul sito di Ossigeno ‘Cercavano la verità’, dedicato ai trenta giornalisti uccisi da mafie, terrorismo e in zone di crisi.
Insieme all’iter giudiziario che ha portato a scoprire e condannare i responsabili dell’omicidio, sono presenti immagini, testimonianze, una ricca bibliografia e alcuni suoi articoli. L’annuale manifestazione del Premio Siani quest’anno, spiegano gli organizzatori, “è procrastinata di qualche mese per evidenti ragioni di opportunità e di correttezza istituzionale”, data la concomitanza con le elezioni politiche alle quali partecipa come candidato il fratello del cronista, Paolo Siani, già deputato.
Domani, alle 9.30, è prevista la deposizione di fiori alle Rampe Siani, tra Salvator Rosa e via Suarez, organizzata dal Comune di Napoli. A seguire, alle 18 presso la chiesa di San Gennaro al Vomero, sarà celebrata una messa in ricordo del giornalista.