«Parte il bando per la progettazione dell’intervento complessivo di ristrutturazione dello stadio Arechi». Lo ha annunciato, nel corso di una diretta Facebook, il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Sullo stadio di Salerno, che ospita le partite casalinghe della Salernitana impegnata nel campionato di calcio di Serie A per la seconda stagione consecutiva, sarà effettuato «un intervento importante analogo a quello fatto per il San Paolo in occasione delle Universiadi. In pratica si rifà completamente lo stadio».
Il resto del monologo del venerdì è un invito esplicito alla “mobilitazione di massa”. ran parte del suo intervento, infatti, si è concentrato sulla manifestazione per il “Cessate il Fuoco” organizzata dalla Regione per venerdì 28 ottobre alle ore 11 in Piazza Plebiscito a Napoli. “Questa manifestazione ovviamente – ha sottolineato De Luca – non confonde le responsabilità relative alla guerra in Ucraina. Abbiamo detto e riconfermiamo che c’è una responsabilità chiara ed esclusiva della Russia nell’avvio di questa guerra che ha sconvolto gli equilibri mondiali. Ma quella che doveva essere nelle intenzioni della Russia una guerra breve, si sta trascinando ormai da mesi determinando ricadute drammatiche, innanzitutto contro il popolo ucraino e nell’economia e nel mercato dell’energia sul piano mondiale”. De Luca ha spiegato di aver deciso di promuovere la manifestazione “perché al punto in cui siamo arrivati noi dobbiamo darci degli obiettivi. “
De Luca si è soffermato anche sulla nascita del nuovo governo Meloni: “Siamo in attesa del nuovo governo, credo che si costituirà in tempi straordinariamente rapidi, vediamo quale soluzione si darà al ministero della Salute che dovrà impegnarsi immediatamente al riparto del fondo sanitario nazionale e all’avvio di procedure per l’assunzione nuovi medici”. Il governatore ha ricordato che “è stato calcolato in relazione alle case di comunità che dobbiamo realizzare sui territori c’è carenza di 80mila unità di personale sanitario, di cui circa 10-12mila medici e il resto professioni sanitarie e infermieristiche”.