Molte persone non credono nella vera Amicizia, quella con la A maiuscola; io, invece, questa cosa non l’ho mai del tutto condivisa, né capita.
Nei classici, da Cicerone a Virgilio, da Catullo a Manzoni, da Dante a Pavese, gli scritti e le disamine sull’amicizia sono stati sempre numerosi e significativi.
Ogniqualvolta mi sono soffermata a leggerne qualcuno mi sono emozionata ed ho ringraziato Iddio per il dono ineguagliabile che avevo ricevuto nella vita: amiche e amici veri che hanno sempre lenito il mio dolore e reso più colorata la mia esistenza.
Senza un amico, infatti, che senso avrebbe la nostra vita?
Sin da piccola, al contrario dei miei parenti stretti, ho sempre creduto in questo sentimento, anche più che nell’amore, coltivandolo, innaffiandolo e conservandolo con cura. Grazie ad esso ho superato sofferenze, delusioni, ho chiarito dubbi, ho eliminato paure, allontanato ansie.
L’amicizia, inoltre, serve a renderci persone migliori, a condividere gioie e segreti, a fidarsi ancora del genere umano e a non diventare perfidi, sterili e vuoti.
La sincerità e la generosità contraddistinguono questo sentimento e solo chi non lo capisce è destinato a vivere a metà, a farsi prendere dall’angoscia più nera e a sopravvivere senza sorriso.
Buon compleanno, amica mia, Crazy girl!
Annalisa Capaldo