La partita dei rimpianti sangiorgesi: parecchi sprechi, per imprecisione o malasorte, ed ecco la fatale legge del calcio: al 26′ della ripresa assist di Signorelli per l’ennesimo gol stagionale di Cirelli, tre punti all’Audax Cervinara, che nulla ha rubato ma in compenso ha saputo colpire al momento giusto, sul ribaltamento di fronte di un’azione da corner che aveva visto aver la meglio prima Scolavino con gran riflesso e poi il muro ospite sulla doppia chance capitata a Granato e Raimondi. L’Audax successivamente ha aggiunto il palo di Signorelli e altro. Il “Castello” invece era partito bene: al primo minuto con l’azione che Pepe e Granato non hanno finalizzato per poco, all’8′ con il gol annullato per fuorigioco a Granato e col quasi autogol di Petrosino sventato da Scolavino. Nella ripresa con un tiro non preciso dello stesso Granato a botta sicura ma anche con chance capitate a Pescicolo, Romano e Procida. Ha tenuto bene il campo il 4-2-3-1 ospite, con l’esperienza di Furno e Castellano fondamentale per difesa e centrocampo ma anche con individualità interessanti come Caro e Sbordone. Contaldo ha cambiato più volte la squadra. Partito col 4-3-1-2 (unica novità il rientro di Elefante), ad inizio ripresa ha inserito Ammaturo e D’Angolo per Pepe e Buscè passando al 4-3-3, successivamente Romano ha rilevato Siano mentre l’ingresso di Pescicolo per Cesarano ha significo 4-2-3-1, stesso assetto mantenuto con l’ingresso finale di Carrafiello per Catalano (è arretrato il raggio d’azione di D’Angolo).