La stessa persona, ma con una carica, quindi un peso diverso: Mario Rosario D’Angelo, dopo sette da commissario, è stato eletto Presidente del Consorzio di Bonifica Integrale del Comprensorio Agro. Responsabilità non da poco, in considerazione del Bacino d’utenza corrispondente per territorio (comprendente comuni appartenenti a tre diverse province): Palma Campania – Poggiomarino – Striano – San Giuseppe Vesuviano- Sarno – San Valentino Torio – Bracigliano – Siano- Montoro- Solofra- Boscoreale – Scafati – Angri – Pagani – Sant’Egidio del Monte Albino – San Marzano sul Sarno – Nocera Inferiore – Nocera Superiore- Castel San Giorgio – Roccapiemonte – Mercato San Severino – Baronissi – Calvanico – Fisciano – Castellamare di Stabia – Pompei – Santa Maria La Carità – Torre Annunziata- Cava de’ Tirreni- Corbara-Lettere-Sant’Antonio Abate.
Gli effetti della fine del commissariamento ? Potenzialmente, un maggior potere “contrattuale” con gli organi sovraordinati, partendo dalla Regione, cercando di assolvere a tanti compiti e a soddisfare un’utenza che a fronte di elevate bollette spesso non conosce oppure non riscontra servizi offerti. Le parole di D’Angelo, oggi come ieri, sono sempre state chiare: «La regione Campania è tra le regioni più a rischio dissesto idrogeologico. Abbiamo un territorio molto fragile, dovuto a situazioni che negli anni si sono stratificate; abusivismo edilizio, inquinamento, consistenza del suolo. L’ambito di competenza del Consorzio non è quello di pulire il letto dei fiumi, questa mansione spetta in realtà al Genio Civile. Il Consorzio agisce per quanto riguarda quelli che sono i canali di irrigazione, per cui i consorziati pagano le tasse. Si preoccupa della manutenzione della struttura idrica del territorio di cui è interessato. Assorbe i tributi dei contribuenti per la pulitura dei canali che servono all’irrigazione dei campi. In questi canali purtroppo vengono versati liquidi inquinanti e immondizia di vario genere. Inoltre la maggior parte di questi canali è coperto abusivamente da case e manti stradali, motivo per il quale è alquanto complicato per gli operai asserire al loro compito, ovvero quello di ripulirli per permettere il deflusso ordinario dei torrenti». «Da commissario straordinario ho cercato un’amministrazione basata sul rigore e la trasparenza. Il consorzio del bacino di Sarno è un ente molto particolare, poiché opera – a differenze degli altri Consorzi – su un territorio quasi totalmente urbanizzato. Se gestito bene e con la giusta trasparenza è un organo necessario e fondamentale per la gestione e la risoluzione di situazioni di emergenza a cui purtroppo negli ultimi anni siamo stati abituati».