È fare demagogia se ci si permette di dire che la gran parte dei disagi ed allagamenti sono dovuti agli interventi spesso fuori legge o con scelte conniventi di tampognare canali come nel caso delle tante località turistiche con strade costruite senza dovute reti fognarie e senza non disostruire torrenti, fiumi e alvei montani? E dell’impermealizzazione dei terreni e disboscamenti con costruzione abusive ? E i mancati rimpianti piante in declivi montani ? Se lo chiede l’amico e collega, oltre che direttore editoriale di questa testata, Agostino Ingenito.
E’ un 22 novembre pesantissimo nell’Agro e in generale in Campania, a pochi giorni di distanza dalla bomba d’acqua che nel Cilento ha messo dura prova Agropoli e zone limitrofe. All’interrogativo di Ingenito, ne aggiungiamo un altro: i Comuni, ovviamente per le loro competenze (bisognerebbe anche indagare sui comportamenti omissivi di Consorzio e Bonifica), fanno realmente opere di prevenzione ? Si occupano dei territori e del rischio idrogeologico strettamente connesso ? Prendiamo Nocera Inferiore, ma il discorso si potrebbe tranquillamente estendere. Ad ottobre la consigliere d’opposizione Lanzetta aveva posto l’accento sull’argomento, quando c’era ancora il sole estivo. Stamattina, in zona centralissima, c’è stato il grave problema di Pucci ma anche in altre zone (pedemontane e Starza) la situazione è pericolosa al massimo. La lezione basterà ?