L’ultimo report è stato pubblicato nel marzo 2022 e lascia spazio a ben poche interpretazioni per il territorio salernitano, che nel periodo 2010-2020 si è piazzato al terzo posto nella classifica delle province più colpite da eventi franosi dietro Bolzano e Genova. Sulla base dei dati raccolti nel 2021, invece, emerge che la provincia di Salerno sia al primo posto nella classifica del numero degli edifici situati in zone ad alto rischio (31379, il 12,5% del totale) ed al secondo posto della classifica delle aree in cui si registrano i valori più elevati di popolazione a rischio frane residente in aree a pericolosità P3 e P4 (elevata e molto elevata). In questa speciale categoria rientrano ben 93630 persone (pari a 36259 famiglie, l’8,6% della popolazione), in leggerissimo calo rispetto al 2019, quando erano 94802. Se a questi aggiungiamo anche coloro che abitano in aree in cui vi è un rischio medio o moderato, il numero sale a 536977, vale a dire il 49% della popolazione complessiva della provincia di Salerno.
Le situazioni più critiche in tale ambito si registrano in Costiera Amalfitana. Qualche esempio: ad Amalfi 4444 abitanti su 5163 sono in aree a rischio frana, mentre a Cetara le persone collocate in una zona a rischio sono
1893 su 2302 totali. Stesso discorso a Minori (2020 su 2822), Maiori (3075 su 5575), Tramonti (2612 su 4080) e Ravello (1218 su 2462). Grave la situazione a Cava de’ Tirreni, dove sono 5893 i residenti più a rischio: un numero che si impenna a 45129 se si considerano anche le fasce di rischio medio e moderato. Nel Cilento
spiccano i 3704 abitanti (su 6751 totali) a rischio a Camerota ed i 1341 (su 5073) di Centola. Numeri allarmanti anche a Monteforte Cilento (438 su 565), Campagna (1800 su 15953), Giffoni Sei Casali (1164 su 5262), Oliveto Citra (962 su 3832), Palomonte (1162 su 4049) e Roccadaspide (1290 su 7354). Ad Agropoli e Castellabate, recentemente flagellate dal maltempo, sono rispettivamente 2108 (su 20610) e 1543 (Su 8209)
coloro che risiedono in zone ad alto rischio.
Nell’Agro la situazione peggiore si registra a Sarno, dove sono 1077 le persone che vivono in zone a rischio elevato e molto elevato (che salgono a 6772 se si calcolano anche le altre due fasce). Discorso a parte merita il capoluogo, dove la popolazione ad alto rischio frana è di 4874 abitanti, mentre il totale ottenuto sommando le quattro fasce raggiunge la cifra monstre di 83560 (il 63% degli abitanti complessivi). Infine, i beni culturali: 296, pari
al 17,3% del totale, si trovano in zone ad alto rischio.
Negativi anche i dati sul fronte del pericolo alluvioni. Pure in questo caso Ispra suddivide le aree allagabili in categorie di rischio: elevato, medio e basso. Nella prima categoria rientrano 25580 residenti (il 2,3% del totale), nella seconda 109659 (10%) e nella terza 127084 (11,6%). In tale ambito le situazioni più gravi si
registrano a Nocera Inferiore (22296 abitanti a rischio su 46563), Nocera Superiore (7462 su 24151), Battipaglia (9100 su 50464), Mercato San Severino (6812 su 22036) e Roccapiemonte (3215 su 9124). Quadro critico anche ad Ascea, dove 1238 abitanti su 5580 sono a rischio alluvione, ad Agropoli (1457 su 20610) ed a Capaccio Paestum (1866 su 22016). Salerno città non brilla neanche su tale versante: gli abitanti a
rischio, infatti, sono 8298 (il 6,3% del totale). Più di mille i residenti a rischio alluvione a Castel San Giorgio (1383), Cava de’ Tirreni (1183) e San Valentino Torio (1140).